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- Pubblicato Venerdì, 27 Giugno 2025
- Scritto da Santino Verna
AUGURI PER GLI 80 ANNI A
FRANCO CAPANNA PISCE’
Ha compiuto 80 anni Franco Capanna Piscè, storico organizzatore della festa di S. Rita. Nato nel 1945, da Michele e Assunta Comignani, è vissuto con la famiglia all’ombra della Chiesa di S. Nicola.
Legato alle tradizioni popolari atriane, a partire dalla rappresentazione del S. Antonio Abate che coinvolgeva il papà Michele nei panni del diavolo, Franco è uno dei portatori dei “faugni”. Ha condiviso questo compito con i cugini Gino e Galileo, e il suo volto con il fascio di canne in mano, è stato tante volte immortalato da fotografi e antropologi, giunti nella città dei calanchi, in orario antelucano, nella solennità dell’Immacolata Concezione.
Franco ha lavorato tanti anni presso la ditta “Menozzi- De Rosa” e ha dato importanti informazioni per la monografia sulla liquirizia al naturalista Dott. Adriano De Ascentiis. Braccio destro del Cav. Antonio Concetti, nell’organizzazione dell’annuale festa di S. Rita, prima di diventare Santuario Diocesano, Franco girava con alcuni collaboratori, le case di Atri e dintorni, per la raccolta delle offerte necessarie per la più sgargiante festa santorale atriana. Con fierezza Franco sottolinea la bonaria rivalità tra le feste di S. Rita e S. Reparata. Se quest’ultima ha più importanza istituzionale, in quanto più antica e festa patronale, S. Rita da oltre un secolo, rappresenta un forte momento identitario per gli atriani.
Franco ha lavorato nel comitato di S. Rita in anni molto importanti, come l’edizione 2000, quando, per la prima volta nella storia della festa, giunse un porporato, il Card. Vincenzo Fagiolo. Da allora si sono avvicendati ragguardevoli prelati per la presidenza dei Secondi Vespri e della processione per le vie di Atri, e per l’apertura del Perdono. Per il trentennale di servizio al comitato di S. Rita, Franco fu festeggiato, nel 2004, nella Chiesa di S. Spirito. Già in quegli anni si parlava del Santuario, e prima ancora del gemellaggio tra Atri e Fontenay-aux-roses, alle porte di Parigi, dove la Santa degli impossibili è venerata nella Chiesa annessa al pensionato degli studenti. E già era abbozzata la trasferta degli atriani nella capitale francese, dove Franco sarebbe stato in prima linea, con partecipazione straordinaria di Peppino Antonelli. Poi fu la volta dell’idea del gemellaggio con Cascia, appena dopo il centenario della canonizzazione.
Come instancabile animatore della pro-loco, Franco Capanna Piscè, fu incaricato della consegna dei doni tipici atriani a S. Giovanni Paolo II, nella storica visita del 30 giugno 1985. Ha lavorato anche al Teatro Comunale, e nel 1995 collaborò, per il restauro della Chiesa di S. Nicola, al recital dei ragazzi della Parrocchia “Date voi a Dio e Dio darà a voi”, insieme ad Antonio Assogna e Antonio Martella. La performances recitativa e canora, fu rappresentata anche nella Chiesa interessata, in quella di Nepezzano e al Santuario di San Gabriele.
Franco, per tanti anni ha abitato nel rione S. Antonio, e da poco è tornato in centro storico. Gli inviamo i migliori auguri, estensibili a tutta la famiglia, con la gratitudine per il suo impegno per la città di Atri, dove le tradizioni popolari arricchiscono umanamente e spiritualmente il calendario cittadino.
SANTINO VERNA