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- Pubblicato Venerdì, 14 Giugno 2024
- Scritto da Santino Verna
Il Santo e la città adriatica
RINNOVATA LA FESTA DI SANT’ANTONIO A PESCARA
Con largo concorso di popolo si è celebrata, nella data liturgica del 13 giugno, la festa di S. Antonio di Padova, nell’omonima Parrocchia, all’ingresso settentrionale di Pescara. La festa è stata preceduta dalla Tredicina, predicata, ogni sera, da un frate minore conventuale della comunità.
La sera del 12, dopo la S. Messa vespertina è stato celebrato il Transito, con canti e letture, e la presidenza del Guardiano e Parroco P. Alfonso Di Francesco. La celebrazione era animata dalla fraternità OFS di Pescara, con Patrizia Di Carlo alla chitarra.
Il giorno 13, lungo la mattinata, cinque sono state le Messe con partecipazione di fedeli provenienti da Pescara e dintorni. Poco prima della Messa delle 6.30 è stato benedetto il pane, tradizione nata da un miracolo del Santo che salvò un bimbo caduto in una caldaia e la madre per ringraziamento offrì il corrispettivo del figlioletto in pane, per i poveri. Il Guardiano P. Alfonso ha celebrato la liturgia delle 11.30, con animazione del gruppo “Milizia dell’Immacolata” della Parrocchia, all’interno del quale è attivo il coro coordinato da Silvia Gremigni. Il suono delle campane a mezzogiorno, durante l’omelia di P. Alfonso, ha dato un tocco di festa, mentre il cielo era splendente. P. Alfonso ha rievocato la vicenda di santità di Antonio di Padova, sottolineando la carità e la letizia del giovane agostiniano portoghese, quando svolgeva la mansione di ospitaliere e offrì pane raffermo ai francescani, i quali non si lamentarono del cibo spartano, ma ringraziarono con gioia. Da quel gesto maturò la decisione di Fernando (questo il nome di Battesimo, non mutato all’ingresso nell’Ordine di S. Agostino) di diventare figlio di S. Francesco.
Nel pomeriggio due le S. Messe nella Chiesa di S. Antonio. La prima, con la presidenza del Ministro Provinciale P. Mauro De Filippis Delfico, animata da alcune comunità del Cammino Neocatecumenale, presenti accanto alla Chiesa. La seconda, celebrata dall’Arcivescovo di Pescara-Penne, Mons. Tommaso Valentinetti, e concelebrata da P. Alfonso, P. Giuseppe Altizii, della pastorale giovanile e P. Fulvio Petti. Erano presenti le autorità civili e militari. Quest’anno una particolarità: la partecipazione dei bimbi della Prima Comunione, in tunica bianca, come alla processione del Corpus Domini. Non erano presenti tutti i bambini che per la prima volta hanno ricevuto Gesù Eucarestia nella Parrocchia, ma una nutrita rappresentanza, presso l’altare dell’Immacolata.
A dispetto del tempo minaccioso, la serata è tornata limpida e serena. Alle 20 usciva la processione, accompagnata dalla banda di Collecorvino. Erano presenti tutti i frati del Convento, e il percorso è stato quello da mezzo secolo a questa parte, con la notevole variazione portata da P. Alfonso, dell’interessamento di una parte di lungomare, ricadente nel territorio parrocchiale, in luogo di Viale Regina Elena. Durante il percorso è stato pregato il Santo dei miracoli, e una preghiera particolare è salita al Signore per i bimbi della Prima Comunione e tutti i sofferenti. Alla processione era presente il Sindaco di Pescara Carlo Masci, da pochissimo rieletto.
Con il sole da poco tramontato, la processione è rientrata in Chiesa. Il tempo di una preghiera, presieduta da P. Alfonso e il canto “O dei Miracoli”, cantato chissà quante volte nella Basilica del Santo. La statua riprende posto a destra dell’altar maggiore, prima del ritorno nella nicchia, a metà della navata sinistra, dirimpetto a S. Francesco. I fedeli si precipitano sui gigli, per qualcuno rimane un minuscolo petalo. Ma sempre un potente ricordo di S. Antonio.
SANTINO VERNA