Pubblicato Martedì, 02 Gennaio 2024
Scritto da Santino Verna

RICORDO DEL MAESTRO MARIO RICCIUTI,
AMICO DELLA CITTA’ DI SILVI

Il 26 dicembre, dopo lunga sofferenza, ha concluso la giornata terrena nella sua casa di Fara S. Martino, il Maestro Mario Ricciuti. E proprio con la qualifica professionale è stato ricordato sui necrologi, perché è stato maestro di vita, e non solo insegnante di scuola.

Nato a Fara S. Martino nel 1929, da Alberto e Rosa Natale, 21 mesi dopo l’inseparabile fratello Raffaele, anche lui maestro, gli fu imposto il nome Mario, per ricordare la nonna paterna Maria Vittoria Di Carlo, consorte di Raffaele Ricciuti sr., uno dei mugnai più conosciuti del paese della pasta. Dopo la scuola primaria a Fara, si diplomò maestro elementare.

Per una vita ha insegnato nell’amatissima Fara, e tanti sono stati gli scolari, oggi professionisti, padri e madri di famiglia, sparsi in vari luoghi, per la partecipazione al dolore. Appassionato di sport, fu tra i fondatori della squadra di calcio nel paese alle falde della Maiella, ancora una volta con il fratello Raffaele, in sinergia con il patron dei liquori Dott. Paolo Alleva e il medico Dott. Marino Rutolo, entrambi trasferiti per lavoro a Pescara.

La professione di maestro elementare, condivisa con la moglie Maestra Cesira Di Cecco, lo portava ogni estate sulla spiaggia di Silvi, presso la “casa del Maestro”, dalla quale godeva uno dei paesaggi marini più splendenti d’Abruzzo. Aveva diversi amici a Silvi, e ha trascorso le vacanze all’ingresso settentrionale dell’area metropolitana di Pescara, fino all’insorgere della malattia.

Appassionato di materie scientifiche, a differenza del fratello Raffaele, con la passione della letteratura, italiana e straniera, soprattutto del Petrarca, gli veniva assegnato il campo della matematica, quando nella scuola elementare di Fara, a due passi da casa, sempre vegliata dalla Maiella Madre, cominciò il modulo, ovvero la presenza di più maestri (dove primeggiava un insegnante con più ore), anche per dare più ariosità alle giornate scolastiche.

Tifoso dell’Inter (il Maestro Raffaele tifa Juve), fu tra i sostenitori della Marcia Ecologica della Valserviera, la domenica più vicina alla festa di S. Pietro, per sensibilizzare faresi e non faresi, alla salvaguardia del creato. La nascita della Marcia, coincise con la passione politica, quando la Maiella rischiava l’impianto di una funivia.

Ha esalato l’ultimo respiro, nella festa di S. Stefano, tanto sentita una volta a Fara, perché l’omonima Chiesa di Tornareccio aveva giurisdizione proprio su S. Pietro, la Chiesa della Valle e l’altare di S. Stefano, poi smantellato, era accanto a quello di S. Antonio, nella Chiesa Maggiore del paese.

Siamo vicini alla moglie Cesira, ai figli Prof.ssa Rosella e Arch. Gianluca, al genero Prof. Gino Palone, alla nuora Dott.ssa Roberta Mastrangelo, alla nipote Sofia, e soprattutto al fratello Raffaele, con il quale ha condiviso non solo camminate per Fara, ma indimenticabili ascese sulla montagna per antonomasia della regione.

SANTINO VERNA