Pubblicato Mercoledì, 23 Agosto 2023

Un meraviglioso raduno dei Martella “Ciacarest”.
 

Il 20 agosto scorso, presso l’hotel “Du Parc” di Atri (TE), si sono riunite, per la prima volta, le famiglie dei Martella col nomignolo di “Ciacarest”, discendenti dai fratelli: Nicola, Luigi e Giuseppina. L’ideatore di questo raduno è stato il Signor Vincenzo Martella, che, così, ha realizzato il sogno della sua vita: riunire e conoscere tutti i “Ciacarest” e consegnare ai parenti l’opuscolo dell’albero genealogico.  Vincenzo, attualmente residente a Toronto (Canada),  nel 1956, a sei anni, dopo 40 giorni di viaggio sul “bastimento” con la sua famiglia, ha lasciato a malincuore Atri, suo paese di origine.

L’ottantacinquenne Maestro Quinto Paolini ha condotto lo spettacolo del convivio ed ha cantato canzoni d’Abruzzo e canzoni italiane d’epoca.

L’ottantunenne Professor Aldo Rampa, con la sua impareggiabile fisarmonica, ha dato prova della sua bella voce tenorile e ha comunicato ritmo a tutti i commensali.

Sandro Martella ha recitato una poesia scritta dal poeta Antonino Anello, dedicata al padre: il compianto Domenico Martella, politico esemplare che, da Presidente della comunità montana, dopo tante battaglie politiche, riuscì a realizzare per la sua tanto amata città, il belvedere, opera grandiosa, che apre lo sguardo dai monti del Gran Sasso al mare Adriatico.

Giuseppe Astolfi (Puppecc), cugino di Vincenzo, ha riempito di risate e di umorismo, con le sue barzellette quel salone immenso, teatro di musica, amicizie e parentele, canti e buona cucina.

Per il momento religioso della preghiera, prima del pranzo, è intervenuta la maestra Lorena Fagnani che dolcemente, ha portato i commensali a pregare. E’ stato un momento di vera unione con Dio. La lettura della implorazione al Signore ha avuto la partecipazione totale della gente presente.

Infine, il signor Vincenzo, con la sua famiglia: la moglie Silvana, la figlia Claudia e le nipotine Cristina e Veronica, felice di aver raggiunto il suo scopo, con grande commozione, ha ringraziato gli intervenuti e coloro che hanno contribuito alla perfetta organizzazione, ovvero Giuseppe, Santina, Sandro, Gino, Giuliana, Lorena, Emidio, Enrico  e Silvio Cincolà. In special modo Silvio Cincolà, che ha redatto tutte le carte ed è riuscito a realizzare l’albero genealogico e la disposizione dei tavoli in posizione obliqua in modo che tutti potessero vedere la scena dove si svolgeva la conduzione: un vero teatro romano dell’antichità.

E’ stato bello, stupendo ritrovarsi insieme per raccontare il passato e riscoprire il legame di sangue e di affetto che non conosce tramonto.