Pubblicato Giovedì, 03 Agosto 2023
Scritto da UFFICIO STAMPA Paolo Di Vincenzo


CASTELBASSO 2023 BORGO DELLA CULTURA

Week end di appuntamenti con Manzini, Servillo – Girotto -
Mangalavitegran finale con Matt Bianco, dal 4 al 6 agosto

Fondazione Menegaz dedica a Enzo Cucchi una grande mostra

Lo scrittore Antonio Manzini, il tributo a Lucio Dalla di Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite e il gran finale con la pop band inglese Matt Bianco infiammano il week end di spettacoli, da venerdì 4 a domenica 6 agosto, in aggiunta alle mostre allestite a Castelbasso dalla Fondazione Malvina Menegaz per le arti e le culture, presieduta da Osvaldo Menegaz.

Due le mostre aperte: nelle sale del palazzo De Sanctis, l’omaggio a Enzo Cucchi dal semplice ma esaustivo titolo Enzo Cucchi – La mostra, curato da Ilaria Bernardi. Un excursus nella sua produzione artistica degli ultimi dieci anni, finora ancora poco indagata. A palazzo Clemente, invece, l’esposizione di Opere scelte per un nuovo percorso. Pezzi tratti dalla collezione della Fondazione Menegaz secondo quattro comuni denominatori che delineano altrettanti percorsi all’interno di essa.

Venerdì 4 agosto, per il Fla a Castelbasso ci saranno Antonio Manzini e Tullio Sorrentino con Lo gran diluvio, un racconto inedito pensato esclusivamente per una lettura dal vivo. “Questo è un racconto scritto da Rocco Schiavone e sarà lui a leggerlo al pubblico insieme al suo amico Brizio, interpretato da Tullio Sorrentino”.

ore 21,15. Ingresso 10 euro - prevendite su Ciaotickets

Sabato 5 agosto, a cura della Società del Teatro e della musica Primo Riccitelli, Peppe Servillo, voce; Javier Girotto, sax; Natalio Mangalavite, pianoforte e tastiere; con “L’anno che verrà – canzoni di Lucio Dalla”. Un viaggio attraverso i capolavori di uno dei più grandi maestri della musica italiana di tutti i tempi.

ore 21,15. Ingresso 13 euro - prevendite su Ciaotickets

Domenica 6 agosto, Abbazie Jazz festival propone l’appuntamento con Matt Bianco, una delle pop band inglesi più interessanti e divertenti degli anni Ottanta. Capaci di contaminare latin, jazz e funky con la vena più pop del trio dei fondatori, dando vita a una serie di hit celebri in tutto il mondo.

ore 21,15. Ingresso 20 euro - prevendite su Ciaotickets

ENZO CUCCHI – LA MOSTRA

Enzo Cucchi ha concepito la mostra come un excursus nella sua produzione artistica degli ultimi dieci anni, finora poco indagata. A introdurre la mostra è la scultura “Mirare” (2016), nella quale un cavo d’acciaio appeso tra due pareti trafigge la nuca di una testa in bronzo. Nella sala attigua, ci accoglie un altro occhio, dipinto su una grande tavola con applicazioni in ceramica, assieme a una seconda opera, analoga per tecnica, che mostra uno scheletro umano, a pendant dei teschi delineati sui due stendardi vicini.  Nella terza sala, un’opera del 1978 rende invece omaggio agli inizi del percorso di Cucchi. Al primo piano, dopo la proiezione di un viaggio visionario in stop–motion intorno all’opera dell’artista intitolato “Cucchi passo a uno” (2012), le sale delineano un percorso attraverso quattro delle più ricorrenti tematiche del lavoro di Cucchi: la morte; il  paesaggio dall’atmosfera onirica ed enigmatica; la possibile tridimensionalità della pittura; il segno, sviluppato attraverso una immaginaria “Cattedrale” costituita da numerosi disegni su carta. A corredo, un videogioco realizzato nel 2021 invita il pubblico a cimentarsi con la versione digitale dell’archivio dell’artista. Infine, l’ultimo piano pone in luce la grande potenza visiva e ambientale del segno di Cucchi, presentando dipinti dalle dimensioni monumentali.

OPERE SCELTE PER UN NUOVO PERCORSO

Questa mostra è concepita come un tributo alla Collezione Fondazione Menegaz scegliendo tra le sue opere quelle mai esposte prima o poco conosciute, rintracciandovi quattro comuni denominatori che delineano nuovi percorsi al suo interno: il ritratto (con le opere di Omar Galliani, Machiko Kodera, Mimmo Paladino, Aryan Ozmaei, Vedovamazzei); il tema della geolocalizzazione, con la mappa di Antonio Corpora e con lavori che sottendono indirizzi postali reali (l’opera di Fabio Mauri) o possibili (l’opera costituita da francobolli di Flavio Favelli, e l’opera con cartoline di Giuseppe Stampone); il rapporto tra arte e natura (con le opere di Vittorio Corsini, Patrizio Di Massimo, Stefano Di Stasio, Ettore Spalletti); e, infine, il legame con il territorio abruzzese e la sua tradizione (con le opere di Stefano Arienti).

INFO

tel. 0861.508000 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.fondazionemenegaz.it

Con il patrocinio e il contributo di Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di Castellalto, Consorzio dei Comuni del B.i.m., Camera di commercio del Gran Sasso d’Italia.

Con il sostegno di Fondazione Tercas

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