Pubblicato Martedì, 23 Dicembre 2014
Scritto da Santino Verna

SUL FILO DELLA MEMORIA

CIFRA TONDA PER IL TELEGIORNALE REGIONALE D’ABRUZZO

 

Il TG regionale d’Abruzzo compie 35 anni. Era infatti sabato 15 dicembre 1979, quando comparve sul teleschermo l’allora Capo-Redattore della RAI di Pescara, Peppe Mori, per annunciare lo storico evento, ma anche ricordare un altro anniversario: il ventennale della sede di Via De Amicis, inaugurata dall’allora Ministro delle Poste Giuseppe Spataro. Fu il grande statista vastese a volere l’ubicazione della sede regionale a Pescara e questo lasciò l’amaro in bocca agli aquilani. L’Abruzzo vive da sempre il problema del capoluogo.

Peppe Mori, il “barba” com’era affettuosamente chiamato dal collega Capo-Servizi Mario Bossone, fiorentino con la passione della pesca, era entrato giovanissimo in RAI ed era stato Capo dell’Ufficio Stampa dell’allora Presidente del Consiglio Fernando Tambroni Armaroli. Avendo sposato la psicologa rosetana Wilma Vallonchini, aveva deciso ,lui nativo di Empoli trapiantato nella capitale, di finire la carriera in Abruzzo. Primo conduttore del TG regionale, Giovanni Verna, atriano, cronista politico, per tanti anni voce del Consiglio Regionale dell’Aquila. Ma anche informatore ecclesiale e religioso, essendo stato per 17 anni direttore de “L’Araldo Abruzzese” e in questa veste comparve per l’evento di mamma RAI.

L’alter ego di Giovanni Verna, a fine carriera anche lui Capo-Redattore, Domenico Marcozzi, cronista sportivo in particolare del rugby, lo sport per antonomasia della città dell’Aquila, maturato in ambito universitario. Nell’edizione inaugurale del TG3 vari servizi, a cura di Luigi Parisi e Franco Totoro, e tra questi l’annuncio della visita di S. Giovanni Paolo II a L’Aquila. Lo commentò Mori che paragonò il Papa polacco, dopo aver fatto l’excursus delle visite dei Papi felicemente regnanti (per la verità pochissimi) in Abruzzo, a S. Bernardino da Siena.

La redazione era formata da giornalisti abruzzesi con un rinforzo romano, i “dottorini” Roberto Mingardi e Fabrizio Masciangioli, peraltro docente di storia delle dottrine politiche all’Università di Teramo e Francesco Saverio Garaguso, esperto di auto d’epoca e audace guidatore sulle impervie strade dal Tirreno all’Adriatico. Condivideva questa passione con Fausto Celestini, più tardi Capo-Redattore. Nella squadra una sola donna, Ivana Vaccari, romana originaria di Modena, nuotatrice, tornata nella città eterna per diventare affermata cronista degli sport convenzionalmente detti minori. Gli atriani la ricordano con particolare affetto perché la sera del 15 agosto 1982, in Piazza duchi d’Acquaviva, presentò la rassegna dei gruppi folkloristici. La compagine femminile di Via De Amicis era il gruppo delle segretarie, alcune addirittura giornaliste, mai presenti sullo schermo. Gli abruzzesi le immaginavano come Julie Gayet o Jennifer Love Hewitt.

Fin qui parliamo del telegiornale “civile”: cronaca, politica, cultura, spettacolo, società, vita quotidiana. Un ampio inserto è sempre stato il notiziario dello sport, con il calcio in primis. Il volto di Mario Santarelli rimane nel cuore di tutti. Vastese, era tifoso della squadra della città natale, della compagine biancazzurra e della Juve. L’umore domenicale era sempre condizionato dai risultati del terzetto che seguiva attraverso una massiccia radio nel suo studio, dove veniva trasmessa la partita regionale in bassa frequenza. Gustava ogni tanto un toscano, più su copione che per abitudine, come la pipa di Pertini.  Voleva molto bene alla RAI regionale ed era assai affezionato ai colleghi.

Presenza apprezzata in determinati appuntamenti del TG abruzzese, Raffaele Fraticelli, il poeta dialettale chietino, erede di Modesto Della Porta e Renato Sciucchi. Fu una voce storica dei programmi radiofonici, ora soltanto un melodioso ricordo. Fraticelli, accompagnandosi con la chitarra, eseguiva, in occasione del Natale o Capodanno, alcuni brani in vernacolo, facilmente comprensibili, con tanti spunti di riflessione.

La nastroteca della RAI di Pescara ha quindi un patrimonio audiovisivo che racconta una cronaca di 35 anni molto varia. Si partì nell’anno dell’uccisione del Giudice Emilio Alessandrini, nei cosiddetti anni di piombo, con il terrorismo e le sigarette di Peppe Mori incaricate di allentare la tensione nel periodo del rapimento e dell’omicidio del suo quasi omonimo Aldo.

Gli anni ’80 furono abbastanza tranquilli. L’Abruzzo era entrato nel cuore di S. Giovanni Paolo II, complici le montagne simili a quelle polacche. Questo significava attenzione da parte della sede di Via De Amicis. Nel 1983 il Papa polacco, alla festa di S. Giuseppe, si era recato a Termoli e S. Salvo, per l’incontro con il mondo del lavoro, a lui molto caro. La visita voleva essere un riconoscimento dell’opera dell’Arcivescovo Vincenzo Fagiolo, creato Cardinale nel Concistoro del 1994. La RAI di Pescara partecipò in prima linea, non solo con i servizi nell’ultima città costiera abruzzese prima del Molise, ma anche al momento di ringraziamento all’Udienza di S. Giovanni Paolo II il 29 ottobre dello stesso anno, presso l’Aula “Paolo VI”. Ovviamente la partecipazione straordinaria di Raffaele Fraticelli come in un film.

Quel sabato di dicembre molti lo ricordano con profonda nostalgia. Diversi di quei giornalisti non sono più tra noi o sono andati in pensione. Il telegiornale è sempre presente nel palinsesto di mamma RAI, su Rai 3, la rete che nella lottizzazione politica fu assegnata ai comunisti. Ma oggi rimpiangiamo fortemente gli anni del dibattito e della lotta. Forse abbiamo nostalgia degli anni passati. Non tornano più, ma rimangono in una stanza privilegiata dell’archivio del nostro cuore.

SANTINO VERNA