Pubblicato Venerdì, 23 Giugno 2023
Scritto da Mario Marchese


CONSIDERAZIONI SU VOCI ALLARMANTI CIRCA IL
DEPOTENZIAMENTO DI UOD E COMPLESSE OSPEDALE
S.LIBERATORE DI ATRI NEL NUOVO PIANO SANITARIO 
REGIONALE PROMOSSO DALLAGIUNTA MARSILIO

"NOI SIAMO PRONTI AD AGIRE!"

Leggo su “La Voce del Cerrano del 15–6-2023” che il nostro confermato Sindaco di Atri, nonché componente il “Comitato Ristretto dei Sindaci dell’ASL di Teramo”, e, come già avrebbe dovuto essere, stante la sua continuità di Mandato a Sindaco dal 2018 fino ad oggi, essere “interessato”, impegnato a cercare di salvaguardare la continuità della UO Dipartimentale della Oculistica, che si dice nel “Piano di Riordino (disordine) degli Ospedali abruzzesi”, varato dopo 5 anni dalla giunta Marsilio, essere stato RIDIMENSIONATO” in UO Semplice.

Una 1° nota viene spontanea: “mi sembrano già lontane le affermazioni del Presidente del Consiglio Regionale Sospiri, fatte all’Hotel du Parck di Atri, durante la campagna elettorale per il Sindaco Ferretti, allorquando affermò che “bisognava ridare ad Atri, al S. Liberatore, il giusto ruolo, ovvero, parte o in gran parte di quanto gli era stato mal tolto, rapinato, da scelte politiche (aggiungo scellerate) della Regione Abruzzo, da Presidenti, Giunte e dall’azione demolitiva della stessa ASL di Teramo (Direttori Generali e Direttori Sanitari).

E’ bastato constatare la vittoria, anche se di misura di Ferretti, che subito sono tornati a demolire il S. Liberatore, le sue “eccellenze”, non i “rami secchi”, ma eccellenze, come l’Oculistica, che, con il dr PAONE responsabile, stava dando enormi fastidi in numeri e prestazioni, alla UOC di Teramo, al Mazzini? Oppure a qualche attività di strutture private che proliferano colpevolmente ed anche in convezione con la Regione, con le ASL, nell’area di competenza di Pescara e di Teramo. Ed è una vergogna tutto questo, anche perché è sempre pagato dal pubblico la sanità privata in Regione, altrimenti andrebbero a ramengo i loro bilanci.

Ma, volevo dire altro, non perdermi in queste valutazioni, e così Caro Signor Sindaco, le ridico,  che dovrebbe recarsi intanto presso l’Ospedale di Atri, e parlare con i responsabili delle varie UO Complesse o Dipartimentali o Semplici rimasti, e capire cosa avviene, i pericoli a cui si va incontro seguendo questo percorso strategico della Regione e dell’ASL teramana per Atri, di Marsilio, della Verì,  dei partiti della: Lega, F.lli d’It.-Forza Italia, ai quali Lei è particolarmente affezionato…...nonostante la sua storia socialista (sic!!).

Capire, parlando con loro, con il Direttore Sanitario IOMMARINI, con il dr LIBERATORE, UOC di Chirurgia, di dr FASCIONE, UOComplessa di Ortopedia, il dr MARINI, Primario UOComplessa di Medicina, Riabilitazione e cardiologia (ex UTIC), il dr responsabile della UOSD, oggi semplice, della Pediatria, e per finire, la UOSD di Urologia, dr NARCISI, oggi ancora operante in Day Surgery, pur avendo un gruppo importante che potrebbe riportare, assieme agli altri responsabili, il Presidio a livelli importanti di prestazioni, sempre che lo si voglia,

Egregio Signor Sindaco. Ovviamente facciamo lo stesso discorso, per la PEDIATRIA e per la CARDIOLOGIA etc....oggi resi solo degli ambulatori h12.

E da questo, e da tutto questo farne scaturire una “VERTENZA” verso l’ASL teramana e la Regione Abruzzo, chiamando la CITTA’ tutta, a prendere posizioni con tutto cio che ci mette ancora in queste condizioni di subalternità, e rendere così il territorio, solo un “terreno di pascolo per altrui preferenze partitiche”, altro che la dignità espressa allora con il famoso “PIANO di SVILUPPO STRATEGICO” che commissionaste onerosamente per le casse comunali, e di cui non  ne avete fatto NULLA, in poche parole : “buttato nel cestino”, pur essendo un progetto di potenziale sviluppo e tutela per l’Ospedale di Atri, messo al “centro” da parte di tutti i Comuni della Vallata Fino, Vomano, della costa, da Roseto a Montesilvano, con Città S. Angelo ed Elice.  Più di 200 mila abitanti, e d’Estate oltre 1 milione. Ma non lo avete attivato, lo avete  colpevolmente scartato, ripeto, buttato nel cestino. Mi domando ancora:  Perchè?

Chieda ai Medici, si informi, che già  coprono appena al 30/40% dei pl loro assegnati, anche se sono UOComplesse, di Ortopedia e Chirurgia, sono occupati, per deficienze di sedute OPERATORIE non fatte, non programmabili, per colpevoli atteggiamenti della gestione teramana di, Di Giosia e di Brucchi, dell’ASL di Teramo, che punisce Atri, più di altri nosocomi, nonostante le volontà positive espresse da queste nostre strutture ed Unità Operative.

MA FINO A QUANDO?

Si informi, si informi, ci sono pensieri di palesi “abbandoni” di questi professionisti verso altri e più stimolanti  strutture, sia verso il Privato che verso le strutture Pubbliche, stante che, non avendo l’Autonomia di gestione Ospedaliera, non possiamo controllare e né possiamo gestire, ma l’ASL si, invece, e se ne “fottono”, basta salvaguardare Teramo (forse un pochino Giulianova e S. Omero), ed è tutto finito lì.

Ma con questi al governo Regionale e Nazionale, questo ultimo presupposto è irricevibile, stante le loro volontà palesi di privatizzare tutto e di tutto, altro che concetto “patriottico” della Meloni. E’ un arrembaggio alla sanità pubblica a cui assistiamo.

Insomma, si dia una “SMOSSA”, chiami la città, il Consiglio Comunale, le forze sociali, sindacali, i partiti, i COMITATI, e vedrà che la città risponderà, altrimenti la condannerà a morte certa il nostro Ospedale con l’atteggiamento sin qui assunto, così come avvenne per l’Ospedale TUTTO COVID19 per ben 2 volte (l’unico dei 4 dell’ASL, forse l’UNICO in Abruzzo, nel mentre sugli altri questo non avvenne, e poi, per ringraziamento ne abbiamo avuto altri di declassamento come la Cardiologia, la Pediatria, oltre  difficoltà alla Urologia, Chirurgia ed Oculistica ed Ortopedia.

Va detto e considerato inoltre, che mai, e poi mai, i dirigenti dell’ASL teramana sono venuti  in Atri a dire la loro, ad impegnarsi in Consiglio Comunale, con la città, hanno sempre amministrato dal loro “FORTINO” che è Teramo (Largo Ragusa n°1), e nulla di più, nascondendosi dietro le volontà politiche regionali, ed invece potrebbero fare questo ed altro per Atri. E questo, Le ripeto ancora, a differenza di altri Direttori Sanitari e Generali delle passate edizioni, che sono sempre venuti a rispettare la città, il Consesso del Consiglio Comunale di Atri, le professionalità presenti nel Presidio.

Per inciso, solo la visita ISPETTIVA del dr Pettinari, del M5S, ebbe il S. Liberatore la dignità di considerazioni, ma alla sua relazione Interpellanza, la Giunta Marsilio-Verì, rispose “PICCHE”.

Altro che le famose parole, frasi, di Marsilio e della VERI’, cioè: “NESSUNO DIMENTICHERA’ QUELLO CHE L’OSPEDALE DI ATRI, LA CITTA’ DI ATRI, I PROFESSIONISTI DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI ATRI HA FATTO PER RISOLVERE I PROBLEMI CREATI DALLA PANDEMIA”.

Lo abbiamo visto, i regali fatti:: “Declassamento della Pediatria, declassamento della Cardiologia, declassamento della Oculistica e della Urologia, dimezzamento delle sedute operatorie per colpevole deficienza di Anestesisti, e tanti altri problemi creati, direi apposta per favorire, ripeto, le strutture private presenti nel territorio, che vanno a gonfie vele, anzi con le “vele al vento”.

Volevo aggiungere a lei una analisi sugli anestesisti presenti nei 4 Ospedali dell’ASL di Teramo:

1)-Teramo……. N° 24, compreso il Responsabile; (Febbraio-2022 – data di riferimento);

2)-S. Omero…. N° 6, compreso il responsabile; (Dicembre-2022 - “                      “ );

3)-Giulianova... n° 6, compreso il responsabile; (Luglio-2022 -     “                      “ );

4)- Atri ………….n° 5, compreso il responsabile. (Settembre-2022 -”                       “).

Ditemi voi, se uno Ospedale può continuare così?

Sarebbe opportuno spostare all’occorrenza da Teramo ad Atri, almeno una UNITA’ per aumentare le sedute operatorie che languono, 1-2 Anestesisti, 1-2 volte alla settimana, e vedrà così risalire le prestazioni chirurgiche che colpevolmente languono per loro mancanza organizzativa e colpevole volontà, dirigenziale, attivando in tal modo, dirottamenti, verso le strutture private, aumentando la mobilità passiva, nonché notevoli fastidi per gli utenti, tanto, in ultimo paga sempre pantalone…

Invece, queste risorse date al privato, potrebbero essere concesse ai nostri medici, anche in termini di incentivi, coprire turni in tempi di riposi o di ferie, o altre chiamate di privati all’occorrenza. Oppure, dicevo, pagando sul mercato gli Anestesisti, già in quiescenza, disposti a farlo. Compreso Signor Sindaco, tutto si può fare, solo se si vuole, si volesse. Ma non si vuole.

NOI SIAMO PRONTI AD AGIRE !!!Compreso Signor SINDACO FERRETTI?  Cordiali saluti,

Mario Marchese (Comitato Difesa Ospedale Atri)