Pubblicato Martedì, 18 Aprile 2023
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

SETTIMANA ZEPPA DI FALSITÁ E DI GRANDI SMENTITE

Domenica 16 aprile, giornata di grandi smentite. All’Angelus il Papa, con un tono un po’ sdegnato, sul caso di Emanuela Orlandi dice “Illazioni offensive e in fondate”. Parole forti e pesanti del Papa.

Cosa è successo? Il Vaticano, durante la settimana, annuncia di riaprire il caso di Emanuela Orlandi. Subito sui giornali appare la notizia che tutti i papa (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco) e il capo della Gendarmeria sapevano tutto. In più appare che Giovanni Paolo II fosse direttamente coinvolto.  Questa seconda parte ha fatto reagire Papa Francesco.

Prima di continuare dico subito che personalmente, senza prove, credo a tutto e a niente. In questa vicenda credo che il Vaticano c’entri tutto come credo che il Vaticano non centri nulla, credo che la banda della Magliana c’entri tutto come credo che la banda della Magliana non c’entri nulla.

Sono 40 anni che questo caso è aperto e che non è stato trovato il corpo della povera ragazza (aveva 14 anni).  L’unica verità è che la ragazza è salita su una macchina di cui conosceva il proprietario il resto sono tutte chiacchiere.

Nel pomeriggio arriva la dichiarazione del fratello della Orlandi il cui succo è il seguente: non sono io che ho tirato in ballo Giovanni Paolo II  ma un video in cui un componente della Banda della Magliana afferma ciò. La banda della Magliana dice che il corpo di Emanuela si trova nella chiesa della Ara Coeli in Roma, viene smontato e aperto tutto ma il corpo non c’é. La banda della Magliana dice che il corpo di Emanuela si trova in una tomba del cimitero teutonico del Vaticano, viene ma smontato e il aperto tutto corpo  non c’é.

Bisogna ricordare che la banda della Magliana è stata la più feroce organizzazione dello spaccio della droga a Roma negli anni 80.

Quello che più mi spaventa di questo caso è che si crede più alle parole, vuote e senza riscontro, della banda della Magliana che ai dubbi del Vaticano. Non vorrei che stiamo assistendo al più colossale depistaggio della magistratura nella storia dell’Italia moderna.

“Sono accuse infondate e offese gravissime che calpestano la storia di un uomo che, oltre ad essere uno dei più grandi imprenditori italiani, ha ricoperto per ben quattro volte il ruolo del Presidente del Consiglio”. A rilasciare queste parole pesantissime è stato l’avvocato di Berlusconi, Giorgio Perroni.

Cosa è successo? In settimana Umberto Cairo, che invece di fondare una TV ha messo su una sede del PD, ha chiuso, senza fornirne il motivo, il programma di Giletti “Non è l’Arena”. Bisogna dire che tra tutti i programmi di LA7 è  quello che aveva più pubblico. Bisogna anche dire che Giletti l’unico giornalista di centro destra do LA7.

Alcuni giornali in assenza di motivi si scatenano. Arrivano a scrivere che la colpa è di Berlusconi e che Giletti stava per trasmettere foto e fatti, che riguardavano la mafia e Berlusconi, mai scattate e mai accaduti. I soliti giornalisti di sinistra che spargono tonnellate di fango e di falsità su Berlusconi.

Il guaio è che non chiedono mai scusa anzi rincarano sempre la dose.

Nicola Dell’Arena