Pubblicato Mercoledì, 05 Aprile 2023
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

LE ELEZIONI DEL FRIULI

Martedì 4 aprile, all’indomani delle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia, mi sono divertito a leggere la prima pagina di alcuni giornali.

La Repubblica: “Pnrr Rissa Meloni-Lega ” e poco sulle elezioni. La Stampa: “Pnrr il governo sbanda” e poco sulle elezioni. Il corriere della Sera “Pnrr scontro nel governo” e poco sulle elezioni. La Meloni aveva già assicurato sui ritardi del Pnrr, altro problema inventato da questi giornali che per uno scambio di vedute tra due partiti di governo diventa scontro e rissa.

Dopo la pesante sconfitta del centro sinistra in Friuli, questi giornali non hanno altro di peggio che attaccarsi al fumo della pipa.

Il Tempo “L’Europa se Destra” facendo riferimento anche alla vittoria del centro destra in Finlandia e Bulgaria. Il Giornale “Il tocco magico di Elly. La sinistra perde ancora”. Libero “Che ridere! Altro che Schlein, PD sotto di 35 punti”. Tutti e tre a piena pagina.

I giornali amici della sinistra nascondono la pesante sconfitta mentre quelli di centro destra esaltano la vittoria. Continua il solito gioco delle parti.

I risultati sono da prendere con le pinze. Alle amministrative, oramai, vanno a votare meno del 50% di elettori. Alle amministrative molti votano l’uomo che si è dimostrato bravo e capace al posto del partito.

In Friuli ha stravinto il centro destra e Fedriga è stato confermato presidente con il 64,26%. Il candidato della sinistra Moretuzzo (PD e M5s in questo caso non parlerei di centro sinistra perché il centro non c’era) è stato sconfitto con il 28,37%. Dico che i due candidati erano di spessore differente,  tutto a vantaggio di Fedriga.

La grossa novità è dato dai risultati del Terzo polo 2,4% (erano insieme Azione, Italia Viva e +Europa che stando ai dati nazionali dovevano arrivare al 10%) e del M5s 2,4%. I giornali di centro destra hanno scritto che sono a rischio di estinzione (mi sembra esagerato). Il candidato dei NOVAX al 4,66% è stato una novità che però si sgonfierà presto.

Il M5s alle amministrative ha sempre preso pochi voti però questa volta il pugno è stato forte. Hanno avuto la fortuna di gestire il paese e per come si sono comportati gli elettori stanno fuggendo. Hanno messo in pratica il campo largo con l’accordo con il PD e il risultato è un flop colossale. Il popolo non è stupido e ha preferito l’originale (PD) rispetto alla brutta copia (M5s).

In Italia esiste una voglia di centro moderato ma se poi il centro volge lo sguardo a sinistra i moderati fuggono o non vanno a votare.  La dichiarazione di Calenda che “è peggio per l’Italia” per come hanno votato in Friuli dimostra un dilettantismo politico e la mediocre caratura del personaggio. Non posso dimenticare che Calenda faceva il tipo per la schifosa riforma del Senato.

L’effetto Schlein non c’è stato, non si è visto e non si è sentito hanno scritto i giornali. No, l’effetto c’è stato ma è stato contrario alle aspettative. Invece di premiare il PD ha premiato gli avversari. Una passionaria, una rivoluzionaria, con le idee un po’ balzane (secondo il mio modo di vedere la vita e il mondo) non c’era bisogno nell’Italia del 2023.

Anche in questa settimana mi tocca sentire che il governo ha tradito il popolo e le imprese, che il governo è fatto di incapaci, i peggiori insulti contro la Meloni e il governo, e poi il Friuli premia il governo.

C’è qualcosa che stona anche se il centro destra non deve dormire sugli allori.

Nicola Dell’Arena