Pubblicato Martedì, 25 Novembre 2014

UN GRANDE UOMO,EDUCATORE UMILE E FORTE

MAESTRO PIERO POMANTE 

Nato ad Atri nell'anno 1903, diplomato presso l'istituto magistrale di Napoli, vinse a soli 23 anni il concorso magistrale ed inizio ad insegnare. A 25 anni, assieme all'amico carissimo Leonardo Risorto di Atri, vinse il concorso per insegnare nelle scuole italiane all'estero, istituite da Benito Mussolini. La prima destinazione per entrambi fu Salonicco (Grecia). Prima di partire si sposò con l'amatissima Rosaria Zincani. Trascorsi due anni fu trasferito al Cairo (Egitto) dove è rimasto per quattro anni. Nel frattempo ebbe la prima figlia Liliana.


Mentre era al Cairo volle partecipare al concorso indetto dalla società "Dante Alighieri", per la diffusione della lingua italiana nel mondo. Lo vinse e fu inviato come addetto al consolato di Chicago  (USA) per istituire le scuole italiane anche a New York. Le suore Cabrine e tutti i parroci, delle zone limitrofe, aprirono scuole italiane per i figli degli emigranti. Fu un successo. Nel frattempo a Chicago nacque la seconda figlia Livia. Dopo tre anni fu nominato da Benito Mussolini direttore delle scuole elementari all'estero e fu inviato per un anno a Losanna (Svizzera) e sette anni a Ginevra. Nel frattempo nacque la terza figlia Egle.

Alla caduta del fascismo le scuole italiane all'estero furono chiuse e Piero Pomante tornò in Italia a Roma presso il Ministero degli affari esteri. Dopo due anni alcune scuole all'estero furono riaperte e lui fu inviato a Budapest, ma non gli fu riconosciuta la nomina di direttore didattico. Rifiutò  l'incarico e preferì ritornare ad insegnare presso la scuola elementare di Atri, ma solo per pochi anni, in quanto fu operato d'ulcera duodenale presso l'ospedale di Atri dove morì a soli 49 anni, dopo due mesi dall'intervento. Lasciò tre figlie di 23, 18 e 13 anni e l'amata moglie. In Atri in quei pochi anni, con la sua grande esperienza scolastica, ebbe tanti amici tra cui i Prof.ri Armidi, Mattucci Emilio, Orofino ed Inzerillo. Non si volle più iscrivere a nessun nuovo partito politico per la delusione che aveva avuto nel mancato riconoscimento del titolo conferitogli da Benito Mussolini. Fu un grande uomo, umile amato dagli alunni e dai colleghi e con tenacia partecipò al nuovo concorso di direttore didattico delle scuole elementari nel 1952. La sua ammissione agli orali arrivò il giorno del suo funerale 2 marzo 1953.

Davanti al cimitero di Atri fu letta, dal maestro Di Giacinto, una lettera redatta dalla bravissima direttrice della scuola elementare di Atri, Eleonora Masseria che iniziava così: "Nell'arte dell'educazione elevò se stesso, la famiglia, la scuola, additando all'amata compagna, alle figlie dilette, a tutti, anche dopo la morte, la via del bene".

La Redazione