Pubblicato Mercoledì, 05 Aprile 2023
Scritto da Mario Marchese

UNA PICCOLA GRANDE STORIA…TRISTE

Egregio Signor Sindaco, ritengo, da cittadino, ancorchè da Sindaco emerito, un “vergogna” per il Comune di Atri, che un proprio cittadino, residente in Atri, ex immigrato dall’età di 14 anni a S. Remo, e poi emigrato in Jersey, Inghilterra, e poi ancora  a Londra e, poi ancora a Liverpool, dopo decenni di attività artigianale, ritornato in Atri, apre bottega, che ha sempre pagato tutto e di tutto il dovuto: tasse, contributi, etc.  dopo che c’è stato il “COVID 19”, subendolo gravemente in termini di “chiusura locale ed attività sospese, interrotte”, ha visto conseguentemente “scompigliarsi” i suoi conti, bollette, affitti, contributi vari per la sua professione, etc., tanto da farlo andare letteralmente in default nella sua, direi dignitosa, ma anche misera attività artigianale. Infortunato, malato, infartuato, diabetico, ricoverato ripetutamente  al S. Liberatore per queste patologie, SCEGLIE, stando solo, da due anni di chiudere completamente la sua attività, e rifugiarsi presso la “Casa di Riposo S. Rita di Atri, dell’ASP n°2 di Teramo”. Scelta ovviamente forzata dagli avvenimenti, e li, pagando regolarmente la sua retta, rimane ospite come pensionato INPS, con un misero residuo personale, anzi, utile e necessario a pagare altre pendenze varie lasciate qua e la.

A tutto questo la beffa: “viene raggiunto da una ingiunzione di pagamento da parte del Comune di Atri per alcune  rate di TARI non soddisfatte”, dopo la chiusura da due anni della bottega e dell’abitazione, dico dopo 2 anni, e messo nella condizione di pagare rateizzando il dovuto. Si fanno condoni a dismisura verso evasori ed elusori fiscali, si rottamano cartelle esattoriali per evasori ed elusori, e non si potevano “rottamare” queste rate? Verso un cittadino presente in una casa di Riposo? Anche dopo il Covid19 che ha maciullato  attività e persone, e non pagare qualche bolletta di TARI, per il Comune di Atri, non sarebbe stata la fine del mondo. Si vede, dico e ripeto, dopo 2 anni,  recapitare presso la Casa di Riposo  bollette di Tari non pagate, l’ingiunzione di pagamento, anche se rateizzate, ripeto, senza che l’Ente, investito anche tramite l’ufficio preposto, e l’Assessore preposto, abbia saputo provvedere ad un giusto provvedimento di sanatoria in questi casi, direi ai limiti della “decenza dell’assistenza civile”.

Ritengo sia questa stata una vergogna, davanti a tutto ciò che avviene in Italia con condoni ad evasori ed elusori fiscali, anche nel nostro Comune. Ritengo sia stata ed è una vergogna non aver provveduto giustamente in merito a sanarlo diversamente  Egregio Signor Sindaco Ferretti . Cordiali saluti,

Mario Marchese, Circolo della Sinistra Indipendente E. Berlinguer-Atri