Con affetto auguriamo ogni bene
I 90 ANNI DI GIOVANNI PALMA

Il Maresciallo Giovanni Palma, sabato 11 marzo festeggia 90 anni. Atriano purosangue, è nato infatti nel 1933, in quella che fino a poco tempo fa si chiamava Vico Celeno, o come direbbe Giovanni insieme al coro dei concittadini, “la ree de Cialene”, prima di diventare Vico Muzio Martella, strada pedonale tra Via Ferrante e Via Cardinal Cicada. La famiglia poi si trasferì, sempre nelle vicinanze, nell’androne Arlini, all’ombra della Chiesa di S. Francesco.

Giovanni lasciò giovanissimo la cittadina acquaviviana, per intraprendere la vita militare. Orvieto e Brescia furono due città dove ha compiuto l’iter e il servizio. Stabilitosi a Bologna, con la famiglia, ha concluso la lunga carriera proprio nella seconda città dell’antico Stato Pontificio, dove tuttora risiede. Fisico asciutto e atletico, ha coltivato la passione dello sport, a partire dal velocipede, praticato insieme a diversi amici, tra i quali il salentino Salvatore Portaluri, venuto a mancare quattro anni fa. In diverse ciclopedalate ha avuto modo di incontrare l’ex-Presidente del Consiglio, Romano Prodi, bolognese di adozione, nella gradevole surreale situazione della fratellanza quando lo sportivo è al timone della bicicletta. Nei momenti più aspri ci si dà del “tu”, e sembra un atto eroico, tra un militare e un politico.

Sempre affezionato alla “sua” Atri, dove fino a pochi anni fa tornava con il Maggiolino, richiamato dall’affetto dei genitori Antonio e Reparata Caposcialli e della sorella Giuseppina, ha mantenuto contatti con la cittadina natale, della quale ricorda gustosi aneddoti. E’ piacevole sentirli raccontare da Giovanni, perché alla nitida cronaca, c’è sempre la patina di nostalgia. Il culto di Atri è spesso rinverdito con l’amico Costanzo Marcone, ex-funzionario della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il cui cursus nel mondo dei libri è cominciato proprio a Bologna. Sono i componenti della vecchia guardia dell’Azione Cattolica, alter ego della schola-cantorum “S. Francesco”, in un clima serio, sereno e goliardico dove si scorge l’atmosfera di “Amici miei” (e lo diciamo a proposito di Costanzo, tangenzialmente legato alle riprese del film).

Giovanni è stato uno degli animatori del salotto culturale di Pino Perfetti, dove si recava fino a poco tempo prima del covid19, quando l’incidente domestico costrinse Pino alla residenza assistita, prima dell’incontro con sorella morte. La partecipazione di Giovanni, uomo di cultura e praticità, donava estro alle conversazioni in quella casa, all’ombra della Chiesa di S. Caterina. Tra gli incontri, quelli organizzati da Giovanni Verna, quando veniva pianificato il week-end spirituale, in estate, sul sentiero della spiritualità dell’Azione Cattolica.

Giovanni Palma si è recato spesso al Santuario della Madonna di S. Luca e a S. Antonio, la Chiesa degli Osservanti (con l’amico Salvatore, meta settimanale con le due ruote), due luoghi-simbolo della Bologna di Morandi (Gianni o Giorgio, scegliete voi), e i piccoli pellegrinaggi sono stati condivisi non di rado con gli amici atriani, giunti in treno o in macchina. A Giovanni, alla moglie Signora Franca, e alle figlie Dott.ssa Annalisa e Dott. Silvia, auguriamo ogni bene con tantissimo affetto.

SANTINO VERNA