Pubblicato Venerdì, 17 Ottobre 2014
Scritto da Aristide Vecchioni

RODOLFO CHERUBINI

UN FINE LETTERATO E VERSATILE POLIGLOTTA, VANTO E ONORE DI ATRI

Letterato, poliglotta, filologo e storico della filosofia, nacque in Atri (TE) il 25 maggio 1842.

Membro di un casato che vantava profonde tradizioni umanistiche, sin dalla fanciullezza ebbe l’opportunità di spaziare nella ricca biblioteca di famiglia per assecondare la sua vocazione verso interessi culturali molteplici e di largo respiro. Lo studio delle lingue classiche e moderne costituì la sua vera passione. Cominciò a comporre epigrammi ed elegie in latino a soli 13 anni mentre studiava al Seminario di Atri. Più tardi, trasferitosi a Napoli per seguire i corsi universitari, tradusse ed illustrò il dialogo platonico, Il Critone: lavoro che venne premiato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia con la medaglia d’oro per “un metodo interpretativo, una critica sagacità, una finezza di analisi, un calore di dialettica veramente straordinari” (G. Robustelli). Nello stesso periodo dava alle stampe una monografia esemplare su Platone che apparve sulla Nuova Enciclopedia Popolare Italiana (UTET) e che venne ritenuta da Monnier, Taine e Scherer un capolavoro di scaltrita e raffinata esposizione della vita, delle opere e del pensiero del filosofo greco.

Conclusi gli studi universitari, partecipò al concorso per la cattedra della quinta classe del ginnasio a Firenze. La commissione, composta da Ferrucci, Carducci, Villari, Ferrai e presieduta dal senatore Lambruschini, non si limitò a designarlo vincitore ma così si espresse: …la Commissione ha giudicato che il sig. Rodolfo Cherubini riportava di gran lunga la palma su tutti i concorrenti. E mentre essa crede che difficilmente il Ginnasio Fiorentino potrebbe trovare un più abile insegnante, sente l’obbligo di rivolgersi al Ministro di Pubblica Istruzione per richiamare la sua attenzione su questo giovane il quale, in qualunque Università del Regno, potrebbe riuscire secondo il giudizio della commissione, un abilissimo insegnante di greco, di latino e di storia, facendo onore alla scienza e alla patria. (relazione del 28 settembre 1869).

Dopo alcuni anni il Cherubini abbandonò il ginnasio di Firenze per insegnare nel liceo di Alessandria ma, per ragioni di salute, si ritirò nel paese natìo dove morì prematuramente il 10 settembre 1892 asoli cinquant’anni. Sulla sua leggendaria padronanza di lingue antiche e moderne rimangono alcune autorevoli testimonianze. Ferdinando Gregorovius, nei Diari romani, ricorda di avere conosciuto a Napoli “un giovine abruzzese, Cherubini, il quale per la sua età possiede meravigliose cognizioni di letteratura tedesca. Parla speditamente il tedesco ed ha imparato tutte le lingue civili, anche le orientali”. Edmondo De Amicis, nei “Nuovi ritratti letterari ed artistici”, lo descrive a tutto tondo nel capitolo Un salotto fiorentino del secolo scorso mettendone in risalto l’arguzia, l’eloquenza, la “larga cultura filosofica e storica, la perfetta conoscenza di numerose lingue tra cui il russo e l’ebraico”. Settembrini, in una lettera del 9 marzo 1870, dopo aver letto l’esemplare monografia in latino De Petronio Arbitro, auspica per il suo autore, il Cherubini appunto, una cattedra universitaria di letteratura latina. Analoghe lusinghiere espressioni di stima vennero formulate anche da Ambrosoli, Gussalli e Mamiani. Quest’ultimo, già Ministro dell’Istruzione con Cavour (1861) e all’epoca Consigliere di Stato, in una lettera del 16 febbraio 1871, si rivolgeva al Cherubini per avere “un competente giudicio” su un libro di metafisica del prof. Siciliani, essendo nota la sua singolare conoscenza di greco e tedesco.

ARISTIDE VECCHIONI

 

Bibliografia essenziale

 

Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia, n.179, Firenze, 2 luglio 1867.

Ferdinando Gregorovius, Diari romani, Hoepli editore, 1895.

La Lega, Alessandria, 17-18 settembre 1892, anno VIII, n.37.

Edmondo De Amicis, “Nuovi ritratti letterari ed artistici”, Milano, Treves, 1906

AAVV, Gabriello, Rodolfo e Gaetano Cherubini, Atri, editrice D. De Arcangelis & figlio, 1925.

Luigi Illuminati, Un paese d’Abruzzo nella seconda metà dell’Ottocento, Editrice D. De Arcangelis & figlio, Pescara, 1946.

Giuseppe Di Filippo, Gli uomini e la Storia. Personaggi illustri di Atri, a cura dell’Associazione culturale “Luigi Illuminati”, editoriale Eco, Isola del Gran Sasso, 1996.