Pubblicato Giovedì, 03 Novembre 2022
Scritto da Santino Verna

AFFETTUOSO RICORDO DI VINCENZO COCCIARFICCO

Nella solennità di Tutti i Santi, ha concluso la giornata terrena, Vincenzo Cocciarficco, di Atri, 83 anni, originario di Mutignano, da tanto tempo residente a Pescara, con la famiglia. Diligente lavoratore, uomo di fede, Vincenzo ha vissuto l’infanzia nel rione Capo d’Atri. Ricordava con affetto Mutignano, anche perché serbava il ricordo dello zio Mons. Nicola Iezzoni, Prevosto di Isola del Gran Sasso e poi eletto Vescovo di Valva e Sulmona.

Vincenzo con la famiglia, abitava nei pressi della Parrocchia di S. Antonio, ed era legato al Convento dei Frati Minori Conventuali. Era bello conversare con lui, perché appassionato di storia della Chiesa. Poteva sembrare un conservatore, ma era un uomo di larghe aperture, contento di rievocare spaccati di storia atriana e mutignanese, come quando raccontava della piccola comunità metodista nel paese tra Atri e Pineto, con l’edificio di culto in pieno centro. La considerazione conclusiva era il pacifico dialogo tra Cattolici e Riformati. Forse si litiga più spesso quando si appartiene alla stessa famiglia. Come sottolineò una volta Indro Montanelli, in una trasmissione con Mike Bongiorno, anche se in quello studio di Milano l’argomento non era la religione, e tantomeno l’ecumenismo.

Vincenzo aveva diversi problemi di salute, ma non si arrendeva mai. Il fisico asciutto e lo sguardo limpido e attento, gli conferivano una fisionomia d’atleta. Potevi incontrarlo lungo Via Milite Ignoto, Piazza S. Francesco o i due viali con eponime le regine del Regno d’Italia, e ti chiamava pure da lontano. Seguiva le attività della Parrocchia, soprattutto attraverso il figlio Cristiano, uno degli storici chierichetti, insieme a Pino Ginaldi, con la solerte guida di P. Giorgio Di Lembo, Ministro Provinciale dei frati abruzzesi e molisani per tantissimi anni.

Siamo vicini alla famiglia, con la preghiera e l’affetto, nella certezza che ritroveremo un giorno, al cospetto di Dio, quanti hanno abitato la nostra storia, rivestendola di luce e di amore.

SANTINO VERNA