Pubblicato Venerdì, 30 Settembre 2022
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

POLITICHE 2022: RIFLESSIONE SUI RISULTATI

 Elezioni politiche 2022, vince il centro destra con la maggioranza assoluta dei parlamentari e con il 44% di voti.

Per prima cosa la partecipazione al voto, quasi il 64% il che significa il 36% di astensionismo. Per noi italiani è basso rispetto all’80% a cui eravamo abituati ma rientra nella media degli altri paesi occidentali. 

Gli italiani sono stufi del mancato rispetto delle promesse elettorali e dei continui cambi di casacca. Non posso dare addosso a chi non va a votare anche se sbaglia.

Per quanto riguarda il programma dico che il Reddito di  Cittadinanza, di cui sono completamente contrario,  ha  stravinto le elezioni. Il M5s è stata la sorpresa di questa tornata elettorale arrivando al 16%. Tutti lo davano per spacciano, anche io lo davo al 5%, ed invece ha effettuato una rimonta eccezionale. Tutto merito del Reddito di  Cittadinanza.

Al sud in quattro regioni è stato il primo partito. Segno evidente che il sud non riesce e non vuole scrollarsi dall’assistenzialismo.

Queste elezioni ci ha detto che gli italiani non considerano adatto il M5s a governare le città e le regioni mentre va benissimo come forza parlamentare. 

Il più grande sconfitto si chiama Enrico Letta, oramai sopranominato “stai sereno”. Letta ha effettuato una campagna elettorale, veramente già dalla formazione delle liste, con rancore, odio, violenza, demonizzazione degli avversari, svilimento dei programmi altrui ed è andato in Europa a mendicare qualche aiuto. A dire ciò non sono solo io ma anche molti politici.

Per Letta si può scrivere la frase “che di spada ferisce di spada perisce” Ha fatto tutto da solo.. Il PD ha ottenuto il peggior risultato della sua storia. All’inizio sondaggi gli davano un quasi 23% ed alla fine è arrivato al 19% perdendo, nell’uninominale, molti collegi blindati in Toscana ed Emilia Romagna. Ha già dichiarato che non si ricandida a segretario del partito. Peccato  perché per il centro destra è una miniera d’oro.

Di Di Maio cosa dire? Ha avuto la fortuna di avere tra le mani un giocattolo  più grande per le sue capacità e il giocattolo l’ha  rotto. Nessuno dei 50 fuoriusciti dal M5s sono stati rieletti. Hanno fatto un tentativo, perché non sarebbero stati ricandidati, ed è fallito miseramente  raccogliendo un misero 0,6%. Di Maio si è fatto abbindolare da Letta e Draghi ed è rimasto fuori dal parlamento. La storia di Fini non ha insegnato nulla a coloro che cambiano partito.

L’agenda Draghi, tanto cara a Letta e Calenda, è stata stracciata dagli elettori. Dico, per serietà, che nessuno ha capito cosa fosse e cosa contenesse l’agenda Draghi.

Salvini è stato il perdente, non al pari di Letta, e la sorpresa di questa  competizione. I sondaggi lo davano tra il 12 e il 13 ed ha  ottenuto quasi il 9%. Molto lontano dal 38% preso alle europee.  La stampa amica (Repubblica di Roma e La Stampa di Torino) hanno subito iniziato a costruire cose false per mettere contro Salvini e Meloni.  Tentativo molto squallido. Ci ha pensato direttamente la Meloni a far fare pace con il cervello ai due direttori Molinari e Giannini.

Questo tentativo é solo un assaggio di cosa si possono inventare i giornalisti che si autodefinisco democratici. Meloni e Salvini devono stare attenti più a questi due direttori che al PD.

Nicola Dell’Arena