Pubblicato Sabato, 27 Settembre 2014
Scritto da Mario Marchese

MARIO MARCHESE SI COMPLIMENTA CON L'ASSOCIAZIONE  CULTURALE "GLI  ACQUAVIVA"

"UNA BELLA SERATA PER UN DOVEROSO OMAGGIO AD UN NOSTRO CONCITTADINO"
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* Pubblichiamo volentieri la lettera inviata da Mario Marchese al nostro giornale e alla Associazione culturale "Gli Acquaviva" con riflessioni e suggerimenti scaturiti dalla serata di presentazione del libro "Atelier Pallini - Storia di una collezione italiana".  Certamente la cultura è una risorsa importante della nostra città e tutte le proposte finalizzate sia a preservarla dall'incuria che a promuoverla con intelligente sensibilità sono da apprezzare. Ci auguriamo, quindi, uno sforzo collettivo per recuperare il volto più bello e affascinante di Atri.
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 Egregio Presidente, 

La ringrazio per  l'invito che  mi è stato recapitato, ed ho molto apprezzato, l'altra sera,

25 Settembre, u.s., la presentazione del libro: “Atelier Pallini-Storia di una collezione italiana -1925-1955”. Un nostro concittadino, che si è fatto ONORE con il suo lavoro in una grande metropoli del Nord, a Milano, e, nel contempo, ha realizzato nel corso degli anni della sua pur breve vita,  un suo sogno, cioè acquistare, custodire, avere, e dare in senso di donare, una immensa fortuna di opere d'arte, quadri e sculture, già peraltro poste in custodia c/o un Museo del Nord (?).  Ho avuto modo di  conoscere ed apprezzare  la presenza ed il riconoscimento alla cultura di Atri da parte delle due figlie, che ringrazio come concittadino e già Sindaco di questa città, per aver voluto presentare questo volume  presso una delle più prestigiose sale del Palazzo Ducale, appunto degli Acquaviva, la Sala del beato Rodolfo (tale dall'Amm.ne Marchese).  Dicevo, tanta era la sua passione per l'arte che finanziava premi ed acquisti di opere d'arte dei maggiori pittori e scultori d'allora, del suo periodo.

Uno di questi premi finanziati allora, al concorso “Premio Michetti di pittura  a Francavilla”, fu fatta con una precondizione, che “il quadro del vincitore di quel premio”, l'artista lo doveva donare al Comune di Atri, alla sua città natia. L'artista si chiamava Paolucci (Paulucci). E così avvenne, come abbiamo ascoltato dai critici: “Nicoletta Colombo e Vincenzo Centorame”.

E, l'altra sera, questo meraviglioso quadro,  faceva “mostra di se”, in quella magnifica cornice della sala, quadro che conoscevo, avendo avuto cura di preservarlo da, come tanti di proprietà del Comune di Atri, nel periodo del mio mandato a Sindaco di Atri 1997-2001, dicevo, da possibili atti vandalici o quant'altro, come l'incuria e la ignoranza, poteva far determinare.

Ascoltavo e riflettevo, ed è questa la ragione  del perchè  Le scrivo, Signor Presidente, è l'aver ascoltato il Prof. Centorame,  mentre  affermava che :“probabilmente il quadro si è salvato in quanto che non lo si conosceva, o meglio non se ne capiva la sua importanza o valore”, e siccome i Comuni “dimenticano”, è stata una fortuna che lo stesso quadro non fosse scomparso, o meglio “sparito”.

Perchè dico ancora questo? Solo per affermare il senso di responsabilità, ovviamente non sorretto da  capacità critiche artistiche personali, ma da una sensibilità per la bellezza  dell'arte si, che durante il mio modesto periodo di mandato sindacale (1997-2001), breve, purtroppo per Atri e gli atriani, per dire solo una cosa , egregio Presidente della benemerita Associazione Culturale degli Acquaviva, che quel quadro, oggi, lo si ritrova, solo perchè, tra le tante cose, durante il mio  modesto mandato sindacale,  ebbi a fare, a pretendere, e questo per la 1° volta, un “ENERGICO E VERITIERO INVENTARIO-CENSIMENTO” di tutti i beni, quadri, in possesso del Comune di Atri, che erano posti qua e là, in ogni dove, senza che nessuno ne sapesse il numero e la importanza, quindi, anche il “Paolucci” (Paulucci) aveva questa realtà, come il Cascella padre, il Benvenuti, Fumo, il Verdecchia,  l'Antonelli, Pavone ecc. Tanto che, era nelle mie intenzioni, purtroppo non realizzato, ma che ho cercato di stimolare ad Assessori e Sindaci che mi hanno succeduto (Basilico-2001; Astolfi-2008; Astolfi-2013), di allestire un MUSEO dell' ARTE CONTEMPORANEA, di pittura e scultura, lì proprio nel palazzo, avendo avuto cura di  restaurare l'ex anagrafe per un fine così nobile ad Atri,  e con una precisa destinazione d'uso, ma che purtroppo, queste amministrazioni, nonostante mie proteste palesi e verbali, non si sono interessate più di tanto, regalandoci invece, un SUAP, sicuramente utile, ma non necessario in quella sede ed area, che doveva ospitare invece, secondo i miei  principi ed intenti: la Biblioteca (ricchissima di cinquecentine, documenti, ecc.), le opere contenute nel Caveau della Banca Tercas di Atri; la Pinacoteca; l'Archivio Storico e quello Pergamenaceo, consultabile anche digitalmente  dopo averlo fatto restaurare e recuperato da una possibile distruzione o deturpazione.

Staremo a vedere e poi agiremo di conseguenza.

Basta verificare in che condizioni di sicurezza e di visibilità si trovano le “teche” che raccolgono importanti ceramiche ritrovati  nel palazzo ducale durante il periodo degli Acquaviva, oltre le tavole in ceramica di Castelli, importanti, di valore, dei maggiori ceramisti  di questa nobile arte di abruzzesi, senza protezione, e alla berlina anche di malintenzionati, nonostante che la stessa soprintendenza allora, dotò queste teche di allarmi adeguati al valore in esse  custodite, ma !!!!!      Sto divagando vero? Caro Presidente. Mi scuso!

Basta? O debbo continuare? Vi ringrazio comunque e sempre di esserci , diversamente sarebbe veramente una  tragedia per la nostra città.  Cordialmente,

Mario Marchese , Circolo della Sinistra Indipendente E. Berlinguer Atri

 

La Associazione Culturale “Gli Acquaviva” ringrazia l'ex Sindaco di Atri Mario Marchese per le belle parole rivolte, molto tempestivamente, nei riguardi della nostra iniziativa, svolta unitamente alla Amministrazione Comunale, della presentazione del volume di Nicoletta Pallini Clemente. 

Siamo ben felici per la partecipazione e con l'occasione ringraziamo tutti gli intervenuti, che sono stati veramente tanti.

La nostra Associazione è continuamente presente con il giornale on line “indialogo.info” e cerca nei limiti delle proprie possibilità di organizzare eventi di interesse culturale. Certamente per lavorare bene in questo ambito sono necessarie risorse economiche che non sono facili da reperire, specie in questo momento. Noi ce la mettiamo tutta con tutte le nostre capacità e soprattutto con la nostra caparbietà e tenacia. Ci conforta in ciò il successo riscontrato da tutte le nostre iniziative, e per questo ringraziamo gli atriani.

 Associazione Culturale “Gli Acquaviva”, Il Presidente 


Fotoracconto di Alberto Sporys