Pubblicato Martedì, 13 Settembre 2022
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

LE PAURE INESISTENTI DI LETTA

Grande Enrico Letta. Se non ci fosse bisognava inventarlo. Tutti c’è l’hanno con lui. Poveretto mi fa tenerezza e pena contemporaneamente. Per l’occasione bisogna rispolverare quello che gli disse Renzi prima di silurarlo “Enrico stai sereno”.

Letta ha iniziato la campagna elettorale, veramente già da qualche mese, con odio, rancore, vendetta, violenza, e soprattutto con la demonizzazione del centro destra e del suo programma. E non lo dico io lo dicono tutti.

Primo punto di battaglia: se vince il centro destra sfascierà la Costituzione. In questi ultimi giorni parla di “cambiare la Costituzione”. Probabilmente qualcuno lo ha avvertito che stava  esagerando e che non faceva guadagnare consensi e ha cambiato registro. La verità è: che il cambio della Costituzione è un punto fondamentale del programma del centro destra, se poi sarà un disastro sta solo nella mente di Letta. In tutto questo c’é l’arroganza del PD che solo loro possono fare leggi buone.

Secondo punto. Terminata l’accozzaglia (scusate mi è scappato al posto di alleanze) il PD si ritrova isolato. Passano giorni e i sondaggi dicono che salgono M5s e Calenda e scende il PD.

Cosa succede per allarmare Letta? Con questi dati nei collegi incerti vince il centro destra e i collegi sicuri e blindati per il PD sono diventati incerti. Basta poco ed anche in questi collegi vince il centro destra. Il risultato è che nell’uninominale il centro destra potrebbe prendere il 100% dei parlamentari e il PD nessun parlamentare.

Letta parla del  voto utile nei collegi incerti e dice chi vota il duo Calenda-Renzi o il  M5s vota per la destra. A rispondergli per le  rime sono gli altri e non il centro destra. Questo è sintomo di paura.

Terzo punto. La legge elettorale. Il 6 settembre in un incontro con i candidati del PD Letta dice “C’è il rischio di far fare al paese un salto nel vuoto per i prossimi anni  e riguarda la torsione ipermaggioritaria della legge elettorale”. E in un altro passaggio afferma che “è possibile che il 43% dei consensi al centro destra si trasformi in un 70% dei seggi in parlamento”.  Un discorso simile, ma non così e forte, l’hanno fatto quelli di Italia viva. 

Cosa bisogna rispondere a queste affermazioni di Letta?

In molti gli hanno risposto che è una legge voluta e votata dai suoi parlamentari e che porta in nome di Rosati di Italia Viva.

Vediamo l’esempio del Senato: il 70% dei senatori fa 140, ammettendo che tutti i 74 seggi dell’uninominale vanno ad una sola coalizione ne mancano 66 per arrivare a 140 che rappresenta il 53% degli elettori e non il 43 come dice Letta. Una piccola  bugia non fa male.

Finora non sono usciti sondaggi sul gradimento degli italiani per questa legge però una cosa assicura, per la prossima legislatura  la stabilità del governo. Credo però che gli italiani siano stufi degli intrighi e raggiri del palazzo.

Caro Letta, stai sereno. La colpa non è della legge elettorale bizzarra ma è tutta tua e della tua incapacità di costruire alleanze competitive (hai litigato con tutti) e della tua incapacità a riscuotere il consenso degli elettori. Nella passata legislatura, con il M5s forte, tutto il pericolo che vedi nella legge non c’è stato, anzi si è verificato un pantano.

Questa stupidaggine sulla legge elettorale ci dice che le leggi sono buone se vanno a vantaggio del PD e non per il bene del paese.

Nicola Dell’Arena