Pubblicato Domenica, 11 Settembre 2022
Scritto da Santino Verna

LUIGI COSANNI A CENTO ANNI DALLA NASCITA.

IL SUO FORTE LEGAME CON IL RIONE S.DOMENICO

Ricordiamo nel centenario della nascita Luigi Cosanni, storico sacrista della Chiesa di S. Giovanni in Atri, nell’imminenza della festa della Madonna del Rosario. Da qualche anno l’indimenticabile Gigi è eponimo della sala a sinistra del presbiterio di S. Giovanni.

Nato nel 1922, la famiglia era molto legata a S. Giovanni, all’epoca popolarmente chiamata S. Domenico, come anche adesso, per la presenza dei Predicatori (Domenicani) fino al 1809, nell’attiguo Convento. Instancabile lavoratore, Gigi abitava con la famiglia, nei pressi della Chiesa e potevi spesso incontrarlo, o a piedi, o con l’ape rossa.

Deputato del comitato della festa della Madonna del Rosario, insieme ad altri sodali, come Gaetano Pallini, Lucio Rocchio e Vincenzo Savini, mentre Piergiorgio Cipollini, studioso di araldica, curava la parte religiosa, si deve anche a lui il rinnovo della festa dell’uva, altrimenti chiamata “ottobrata”. In Atri era diventata l’alter ego della Maggiolata, abbinata alla festa di S. Rita e, nel 1973, trasformata nella sfilata di carri dipinti trainati dai buoi, nella solennità dell’Assunta.

La festa dell’uva, con carri a trazione meccanica e addobbi legati ai mesi di settembre e ottobre, conobbe un periodo di stanchezza, come tante altre tradizioni, non solo ad Atri. Nel 1989, riprese vigore, alla data del 30 settembre, nell’imminenza della festa della Madonna del Rosario. La kermesse non ha data fissa, e si svolge sempre nel periodo che porta al giorno della Regina del Rosario, liturgicamente il 7 ottobre, ma nelle Chiese domenicane o con confraternite affiliate alla famiglia di S. Domenico, la prima domenica del mese  del Rosario.

Gigi è stato protagonista di altri eventi legati a S. Giovanni, come l’annuale processione del Venerdì Santo, con il trasporto della macchina processionale del Calvario. In quel giorno, rivestiva il camice bianco con pesante cordiglio, mentre la mozzetta paonazza completava la divisa, sempre con il coordinamento di Piergiorgio Cipollini, venuto a mancare quasi due anni fa.

La tradizione continuò anche con la chiusura di S. Domenico, nell’ottobre 1994, per i lavori di restauro. Gigi dimise tunica e mozzetta e continuò a organizzare l’uscita del Calvario, custodito nel locale accanto all’oratorio del SS. Rosario. Ebbe la gioia di vedere la pubblicazione sulla Chiesa di S. Giovanni, di Piergiorgio Cipollini, edita grazie alla Regione Abruzzo e all’allora Presidente Giuliano Giuliani. Ed ebbe pure la gioia della riapertura di S. Giovanni, nel settembre 2005. In tempo, per la festa della Madonna del Rosario, quell’anno il 2 ottobre. Ma due anni bussava alla sua porta, sorella morte e riabbracciava la consorte Addolorata e tutti i suoi trapassati in Paradiso. Ricordiamo con tanto affetto Gigi Cosanni, per la discrezione, la laboriosità e il legame con il popolare rione S. Giovanni.

SANTINO VERNA