BEATRICE VENEZI DIRIGE I SOLISTI AQUILANI

ALL’AURUM DI PESCARA PER IL FESTIVAL DANNUNZIANO

Beatrice Venezi, musicista giovane, ma già celebre e celebrata in tutto il mondo, i Solisti Aquilani, una compagine storica, pilastro fondamentale della musica colta italiana e non solo, Gabriele D’Annunzio, uno degli intellettuali più conosciuti e apprezzati di sempre (forse più all’estero che nel suo Paese). Un mix di grande richiamo e di sicuro interesse per il concerto in programma giovedì 8 settembre, alle 21, nel piazzale Michelucci dell’Aurum in occasione del Festival dannunziano.

Il direttore d’orchestra Beatrice Venezi dirige la formazione abruzzese, che si avvale della direzione artistica di Maurizio Cocciolito, in un programma che spazia da Verdi a Shostakovich, da Puccini a Massenet.

La scelta dei brani, non casualmente, mette al centro la figura femminile, un impegno che la bacchetta toscana porta avanti non solo con la musica (“Heroines” è il suo ultimo cd) ma anche con i libri, uno dei quali dall’emblematico titolo: “Le sorelle di Mozart” (Utet).

«È sempre una gioia poter collaborare con una professionista di qualità eccelsa come Venezi», spiega Cocciolito, «Alle sue capacità musicali, universalmente riconosciute, poi, si somma il valore aggiunto dell’affermazione delle donne nel mondo della musica colta, un ruolo che per troppi secoli è stato sminuito, nascosto se non addirittura negato. Siamo fieri di averla come direttore e la frequenza con cui ci incontriamo sui palchi dimostra che c’è un rapporto solido e di reciproca stima».

L’orchestra:
Violini primi: Daniele Orlando (violino di spalla), Davide Moro, Federico Morbidelli, Francesco Lamanna, Agnese Maria Balestracci;
Violini secondi: Maria Teresa DeSanio*, Eugenia Lentini, Matteo DiIorio, Gaia Valbonesi, Luvi Gallese;
Viole: Gianluca Saggini*, Luana DeRubeis, Carmine Caniani;
Violoncelli: Giulio Ferretti*, Simone DeSena, Tommaso Cavallo;
Contrabbasso: Valerio Silvetti*,
Arpa: Clara Gizzi*,

(*prime parti)

 Il programma:
Giuseppe Verdi, da “Giovanna d’Arco”, Sinfonia; dalla “Traviata”, preludio atto I
Luigi Cherubini, da “Medea”, ouverture
Giacomo Puccini, “Crisantemi”, elegia per archi
Umberto Giordano, da “Fedora”, Intermezzo
Dmitrij Shostakovich, da “Lady Macbeth”, Adagio
Jules Massenet, da “Thais”, Meditation
Gabriel Fauré, da “Pelleas et Melisande”, Suite