Pubblicato Sabato, 27 Agosto 2022
Scritto da Comune di Silvi

UNA FOLLA DI VILLEGIANTI

Ieri pomeriggio nello specchio di mare antistante piazza Marconi l’associazione Fratello Mare e l’amministrazione comunale hanno effettuato la rievocazione storica della “sciabica”, antico sistema di pesca in uso fino agli anni 50. “La sciabica – ha spiegato Vittorio Scordella presidente di Fratello Mare – è un genere di pesca con rete a strascico di forma conica tenuta da due lunghe corde che servono per tirarla a riva. La parte terminale, dove si riunisce il pescato si chiama sacco, l'apertura, formata dalle due funi tirate a mano da riva si chiama bocca e la parte centrale ventre. La rete è tenuta in buona posizione di pesca mediante i piombi che assicurano la sua aderenza al fondale e dai galleggianti che la tengono alta a pelo d’acqua. Si tratta – ha spiegato Vittorio Scordella - di una pesca che si fa lungo la riva in acque non troppo profonde. La rete viene posta in mare da una piccola imbarcazione in modo da formare una specie di semicerchio con la concavità rivolta verso la riva ed è tirata a terra da due squadre di pescatori che gradualmente si avvicinano fino a incontrarsi nel momento in cui il sacco viene tirato a secco. Da bambino ho assistito tante volte alla sciabica che i nerboruti pescatori consideravano anche una sorta di divertimento. Ricordo che quando arrivava a terra il sacco della rete era sempre rigonfio soprattutto di latterini, triglie, sogliole, cefali, orate ed altri piccoli pesci. La sera per le strade del paese – ha aggiunto il presidente Scordella -  si sentiva un profumo straordinario di pesce fritto, latterini e triglie in particolare, che proveniva da tutte le case dei pescatori. Oggi la sciabica non è più praticata perché il mare non offre, con questo sistema, più l’abbondanza di pescato. Così è diventata solo una bella rievocazione che interessa e incuriosisce tantissimi turisti che partecipano con entusiasmo alle manovre di ritiro della rete”. “Vedere tanti turisti piccoli e grandi attorno agli uomini Fratello Mare impegnati nella sciabica – ha detto il sindaco Scordella che ha partecipato attivamente alla pesca insieme al presidente del Consiglio comunale Gambacorta e all’ex assessore Lella – è stata una bella esperienza. Offrire ai nostri ospiti un turismo sostenibile significa anche far conoscere le nostre tradizioni, la nostra storia, i nostri usi e il nostro modo di vivere la vita insieme. La sciabica ci ha offerto l’opportunità di rivivere noi e far vivere ai turisti aspetti significativi di quello che era Silvi fino 70 anni fa. Grazie agli uomini di Fratello Mare per il loro impegno e la loro disponibilità”.