Pubblicato Giovedì, 18 Agosto 2022
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

IL PRESIDENZIALISMO: MINACCIA O PAZZIA
(I PARTE)

In un dibattito politico, a Controcorrente, Alessandro Sallustri davanti alla Malpezzi, deputata del PD, dice “L’idea che la prima donna presidente del consiglio sia di destra fa impazzire il Pd e non solo ma anche gli alleati di centro destra”. Quella sera Sallustri, alla malcapitata, Malpezzi l’ha proprio massacrata.

Il centro destra dal 1994 ha nel proprio programma il presidenzialismo, finora senza successo. Anche nel programma delle prossime elezioni è stato rimesso il presidenzialismo. Apriti cielo. Temporali e diluvi in vista sull’Italia.

Nel mondo ci sono due metodi per eleggere il Presidente della Repubblica o il Presidente del Consiglio. Il primo Il primo direttamente eletto dal popolo, chiamato presidenzialismo (in USA e Francia) e il secondo indirettamente eletto da deputati i quali sono eletti direttamente dal popolo (in Italia e Germania).

In tutti i settori, non solo nella politica, i metodi applicati hanno i propri pregi e difetti o i propri lati positivi e negativi. Non sfugge a questa regola il presidenzialismo. I due metodi non sono pericolosi e non portano a regimi dittatoriali. Solo nelle menti malate può esistere il pensiero che il presidenzialisno sia pericoloso.

In Italia siamo in democrazia, che significa che la sovranità appartiene al popolo. Un primo punto positivo del presidenzialismo riguarda proprio la democrazia, il metodo è più democratico in quanto il popolo si esprime direttamente. Un secondo punto positivo è che si pone fine al balletto indecente di colpi di scena, pugnalate alle spalle, riunioni notturne, lotte all’ultimo sangue, patteggiamenti infiniti. Un terzo punto positivo è che il presidente eletto è più libero dai condizionamenti e dai paletti messi dai partiti che lo hanno eletto.

Per il PD e Letta invece è tutto negativo e addirittura pericoloso.

I sondaggi di questo periodo dicono: centro destra 50%; sinistra 28%; M5s 10-11% ( ci credo poco);  Renzi e Calenda 6-7%. Inoltre dicono che il centro destra vincerà nel 90%  dei collegi uninominali ed é vicino ai 2/3 di deputati (alla camera 267) e senatori (al senato 134).

Cosa comporta questo ultimo dato? Basta rileggersi l’art. 138 Comma 3 della nostra Costituzione relativa alle modalità di revisione della medesima “Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti”. Questo passo della Costituzione dice che se il centro destra dovesse prendere i 2/3 dei componenti delle Camere può fare qualsiasi riforma della Costituzione senza che la legge debba essere confermata da un referendum.

Questi sondaggi e la loro implicazione sul futuro dell’Italia fanno impazzire e terrorizzano Letta. Poveretto, penso che in questo periodo vive di Malox e Xanas.

Più che una minaccia, per me, stiamo rasentando la piazza.

Nicola Dell’Arena