Pubblicato Venerdì, 22 Luglio 2022
Scritto da Santino Verna

LA NOSTRA STORIA

I 35 ANNI DELL’ACADEMIA BAPTISTIANA

Nel 1987 nasceva ad Atri, l’Academia Baptistiana, dal nome della Chiesa di S. Giovanni Battista, diventata popolarmente, soprattutto a partire dal XVII sec. di S. Domenico, come la porta annessa all’edificio sacro, la via adiacente e la contrada sottostante. 

Nata per interessamento di Piergiorgio Maria Cipollini, venuto a mancare un anno e mezzo fa, l’Academia promuoveva lo studio dell’organo antico, tuttora presente sulla controfacciata di S. Giovanni. Nella città degli Acquaviva ogni chiesa disponeva di un organo antico, ma nel corso del XX sec. furono manomessi e distrutti, perché non era forte la sensibilità verso questi preziosi manufatti. Quello di S. Maria, ad esempio, opera di Camillo da Osimo, risalente al XVI sec. fu abbattuto con la cantoria, perché la missione di architetti e storici dell’arte del tempo era quello di riportare la Cattedrale, all’antico splendore.

L’organo di S. Giovanni si salvò, complice l’attaccamento dei contradaioli alla Chiesa di S. Domenico. Qualche tempo prima avevano evitato il trasferimento della macchina processionale del Calvario, in Cattedrale, con la riforma della processione del Venerdì Santo.

Con la nascita dell’Academia, fu rinnovata la schola-cantorum. Atri aveva un’imponente tradizione canora, con la cappella musicale della Cattedrale, e nel 1938 i Frati Minori Conventuali, tornati in S. Francesco, diedero vita al coro con il nome del Patriarca dell’Ordine Serafico. La compagine era composta da sole voci virili, con l’ausilio, ogni tanto, per determinate occasioni, di voci bianche, ma questo costituiva un problema per la presenza femminile.

Con l’introduzione delle voci femminili, ormai era l’era del coro folkloristico “A. Di Jorio”, tra i migliori in Italia, e la storica cantoria di S. Francesco era presente all’interno del gruppo. L’animazione liturgica riguardava principalmente tre attesi momenti in Basilica Cattedrale: l’Immacolata, con l’esecuzione del Tota Pulchra di P. Alessandro Borroni, l’opera più celebre o almeno più conosciuta del Conventuale marchigiano,  il Te Deum di ringraziamento, l’ultimo giorno dell’anno, e la festa patronale di S. Reparata, il lunedì dopo la IIa domenica di Pasqua. Quest’ultima non aveva brani liturgici particolari, ma si segnalava per l’Ecce sacerdos magnus di Lorenzo Perosi, durante la processione d’ingresso, per accogliere il Vescovo.

La corale ebbe la gioia di cantare in Cattedrale, il 30 giugno 1985, per la storica visita di S. Giovanni Paolo II. Il Pontefice polacco incontrò gli ammalati abruzzesi e una lapide, sul fianco destro di Piazza Duomo ricorda quell’avvenimento di spicco per la città dei calanchi. Il coro “A. Di Jorio” eseguiva musica liturgica, nelle altre Chiese di Atri e dintorni, in ambito calendariale e della vita umana, come per Matrimoni ed Esequie.

Nel 1987 il Prof.Cav. Glauco Marcone, direttore del doposcuola popolare di musica e maestro di banda, fresco di pensionamento (insegnava educazione musicale nella s.m.s.”F. Barnabei”) volle ricostituire la schola-cantorum con i “pezzi forti” della cantoria di S. Francesco, tutti o quasi ultrasessantenni, e per le voci femminili si rivolse al coro della Parrocchia di S. Nicola. Organista il M° Gian Piero Catelli, titolare dell’organo di S. Giovanni e fondatore del Museo Didattico di Strumenti Medioevali e Rinascimentali, presso Palazzo De Albentiis-De Galitiis-Tascini di Atri.

Il rinnovato coro animò la prima Messa solenne, la sera di domenica 4 ottobre 1987, nella Chiesa di S. Giovanni, con la Missa Pontificalis di Perosi. Data significativa, perché festa di S. Francesco, ma nel contesto di S. Giovanni, giorno della Madonna del Rosario, perché essendo luogo domenicano, la festa mariana, per privilegio, non cade il 7 ottobre, ma la domenica tra il primo e il sette. I cantori di più esperienza avevano animato le sere del Triduo, sedendosi sugli stalli lignei intorno all’antico altare.

L’Academia Baptistiana nel corso degli anni ha organizzato, in estate, concerti, per valorizzare l’organo. L’attività ebbe un freno nel 1994, quando S. Giovanni fu chiusa per restauro, e riaperta raramente come per la rappresentazione “L’Uomo di Nazareth”, nel 1998, con il solerte coordinamento del compianto Francesco Anello, con il fratello Alberto, entrambi attori e registi, e lo scrittore e autore di opere teatrali Elio Forcella.

La corale, riprese il nome di San Francesco ed animò la liturgia in Basilica ad Assisi. Con il passaggio all’altra riva di alcuni cantori e l’età non più verde di altri, il coro fu rimpolpato da nuove leve, e nel 1999, per interessamento di Don Giovanni D’Onofrio, Arciprete della Cattedrale e appassionato di musica e canto gregoriano, nacque la corale cittadina della Cattedrale. In precedenza era stata convalidata la soluzione delle corali riunite, con la direzione del M° Prof.Cav. Concezio Leonzi, per la solennità dell’Immacolata. Ai tre appuntamenti canonici si aggiunse l’animazione dei Primi Vespri dell’Assunzione, con l’apertura della Porta Santa, per la prima volta, nel 2000 con la presidenza del Vescovo.

All’indomani della prematura dipartita di Don Giovanni, la corale ne prese il nome, e tornò a cantare in S. Giovanni, a partire dal 2005, quando veniva riaperta, in occasione della festa della Madonna del Rosario. Un excursus canoro che forma un triangolo con la Cattedrale, S. Francesco e S. Giovanni, sotto la luce dell’Immacolata. Non per nulla l’Academia, è nata nell’anno mariano.

SANTINO VERNA