Pubblicato Venerdì, 03 Giugno 2022
Scritto da Mario Marchese

 COMITATO DIFESA OSPEDALE DI ATRI Via G. D’Annunzio, 10 

64032 ATRI (Te)

Egregio Signor Sindaco, Prof. Pier Giorgio Ferretti
Al Presidente del Consiglio Comunale dr Cristina Forcella
Ai Componenti la Giunta Comunale
Ai Capi Gruppo e Consiglieri Comunali
AI PARTITI DI ATRI LLSS

UN FORTE APPELLO!

OSPEDALE “S. LIBERATORE DI ATRI”

ATTACCO DELLA DIREZIONE TERAMANA

 

Signor Sindaco, non so, se ne è a conoscenza, se non è così, si informi ed agisca prima che sia troppo tardi per il nostro Presidio, o importanti sue UO Complesse, o strutture già in vita da decenni nel Presidio.

Parlo a ragion veduta.

Mi riferisco alle mancate riaperture della Cardiologia ex Utic, della Pediatria, delle attività di Chirurgia e Ortopedia, scorporando i loro reparti in corsie autonome e così facendo aumentare le attività chirurgiche e dare le risposte alle liste di attesa maturate con anni di chiusure causa Ospedale tutto Covid19.

A proposto di questo, c’è stata una proposta al fine di  ridurre le “liste di attesa” di due anni, che potrebbero essere attivate le altre sale operatorie, solo se si trasferisse in Atri uno o due anestesisti da Teramo e per interventi di non notevole complessità etc., solo per aumentare  e rendere possibile questo recupero delle “liste di attesa” e non invece boicottare questa proposta, concreta, che potrebbe superare questa attesa e far risparmiare alla ASL di Teramo, ed altre, una “mobilità passiva” che  è li pronta ad essere intascate dalle Cliniche private, d’Abruzzo e delle vicine Marchc? Perchè non farle qui, con le nostre strutture pubbliche, risparmiando su un debito che rasenta milioni di euro? Eppure queste proposte vengono da operatori e professionisti del nostro Ospedale? Come mai non si vuole adempiere a questa concreta possibilità? Oppure sono inamovibili  i professionisti teramani, ed invece i nostri sono stati costretti a reperibilità a S. Omero, negli altri Ospedali, compreso operatori Medici, Infermieri Professionali, che si vogliono mobilitare anche a Teramo dalla Medicina  di Atri, dopo tutto quello che è avvenuto con il Covid19?

Voglio ricordare che abbiamo avuto Medici Radiologi, Chirurghi, Anestesisti, Medici di Pronto Soccorso, che hanno abbandonato Atri, e che non è facile poi ritrovarli nel firmamento delle disponibilità (sempre che interessi all‘Azienda tutto questo).

Ma dico, e mi domando: “ma che azienda ed azienda è questa, che per risparmiare accetta tranquillamente la mobilità, chiusure, e quella passiva a tutto spiano?”

Inoltre, mi è notizia fresca, fresca, che il il Primario della Endocrinologia sta per essere declassato per una legge che potrebbe essere contestata, o non applicata  in quanto molto controversa nei termini e nel diritto.

Sarebbe una iattura che  la “Endocrinologia”, veramente un fiore all’occhiello, costruito con dovizia di impegni e capacità, debba perdere  il suo fondatore, colui che lo ha portato e costruito questo reparto, oggi UO Complessa, forse la più grande realtà d’Abruzzo, considerata alternativa già da centri della Toscana, che sono classificati centri di riferimento per queste   patologie  legate alla Tiroide.

Ma siamo impazziti? Egregio Sindaco intervenga, intervenga per favore, prima che sia troppo tardi per il S. Liberatore. Glielo chiedo in ginocchio !! Intervenga! Intervenga!

Dopo l’essere stato Covid19 per ben 2 volte,  salvato Teramo, e la vicina Pescara per n° di ricoveri ivi concentrati, e tre anni quasi fermo, è questo il regalo che ci meritiamo? Si faccia rispettare, anche con una manifestazione, io, noi cittadini saremo con Lei se ci chiamerà a farlo, prima che sia tardi, troppo tardi, e questo è la seconda volta che mi prostro a Lei per il S. Liberatore. Non Le basta??

In attesa, cordiali saluti,

Mario MarcheseComitato Difesa Ospedale Atri