“TUTTO QUELLO CHE NON C’E’ PIU’ ”

UNA MOSTRA FOTOGRAFICA CHE COLPISCE, STIMOLA E INQUIETA…

Martedì 22 è stata inaugurata la mostra fotografica artistica, presso l'Auditorium S. Agostino di Atri, “Tutto quello che non c'e' piu'”.

Si tratta di una mostra che chiude il ciclo di lezioni del 2° corso di fotografia tenuto dal fotografo atriano  Giuseppe Tracanna ed organizzato dal Centro Servizi Culturali di Atri.

Alla presentazione dei lavori esposti hanno partecipato, in una manifestazione essenziale e sicuramente gradevole, il Sindaco di Atri Gabriele Astolfi, la Dott.ssa Barbara Mascioletti dirigente Cultura Regione Abruzzo, Dott.ssa Silvana Claudiani responsabile Agenzia Promozione Culturale di Atri, il Dott. Francesco Tentarelli critico e storico dell'arte e, ovviamente, Giuseppe Tracanna fotografo.

Nel pieghevole di presentazione della mostra, che resterà aperta fino al 29 luglio, si legge:

….. “Tutto quello che non c'e' piu' è un titolo impegnativo, un tema che offre una serie amplissima di sviluppi e imporrebbe la necessità di una ricerca lunga e approfondita.

Tutto quello che non c'e' piu'” è legato al tempo dei luoghi, al tempo delle persone e alle loro identità. Alcuni corsisti, attraverso la fotografia, hanno voluto rintracciare e interpretare i segni di questi luoghi e di queste identità.........  Naturalmente le potenzialità del tema non si esauriscono qui. “Tutto quello che non c'e' piu'” è una riflessione poetica, astratta o surreale sul mondo e la fotografia; oppure una voce di denuncia contro i degradi. L'ampia portata del titolo, tuttavia, non ha messo in difficoltà i fotografi in mostra. Piuttosto, l'argomento e la guida di Tracanna hanno fatto sì che i loro obiettivi si spingessero verso un lavoro serio di rappresentazione e di composizione delle immagini, le quali, ci si augura, possano colpire, interessare e stimolare lo spettatore.”

Bisogna dire che i fotografi espositori (Anna Ferretti, Francesco Di Febo, Vincenzo Leonzi, Giancarlo Giorgini, Daniele D'Agostino, Stefano Traini, Zelda Giuliani, Lyudmila Lyubenova, Leila Prosperi, Cristina Bozzelli, Marco Bordonaro, Claudia Gualini, Mariangela Pulsoni, Veselka Lyubenova, Roberto Prosperi, Luciano Alonzo, Carla Di Marco) sono riusciti, con l'aiuto del loro maestro, a colpire, interessare e stimolare.

Il visitatore che guarda con un minimo di attenzione si rende immediatamente conto del senso del corso specie quando osserva alcune foto che ritraggono sostanzialmente gli stessi soggetti e che danno sensazioni diverse a seconda di come sono stati fotografati, meglio dire come sono stati rappresentati. Certo per alcune immagini quello che non c'è più deve essere riferito al contesto ambientale , a meno che, cosa che accade di frequente nel mondo della rappresentazione simbolica, non si riferisca alla sfera personale dell'autore ed al suo rapporto con il soggetto. Ed è proprio questo interrogativo che colpisce, interessa e stimola.

Una presenza, indiscutibile, si fa sentire sulla mente del visitatore: quella del “docente”, del fotografo Peppe Tracanna che, anche non volendo, ha comunque influenzato il modo di comporre le opere, il modo di tagliarle, il modo di rappresentare i particolari, il modo, in conclusione, di comunicare, che è ciò che ogni foto deve fare per essere veramente tale e non semplicemente il ricordo di un evento.

Luciano Brandimarte