Opinioni \ Riflessioni
ENERGIA E REFERENDUM
Stiamo vivendo un periodo di grandi rincari che riguardano il settore energia, con conseguente rialzo dei generi di prima necessità. Il tutto dovuto al forte aumento delle materie prime. Il governo ha preso dei provvedimenti per venire incontro alle famiglie e alle aziende, entrambi in forte affanno.
Quello che mi ha incuriosito è stato di leggere su facebook e sui giornali una forte reprimenda per errori commessi su alcuni settori energetici.
Il gas. Abbiamo grandi riserve di gas che non utilizziamo. È vero, però bisogna guardare sempre ai costi/benefici. Un duo che spesso ci dimentichiamo soprattutto quelli che pensano che tutto si può fare e ottenere.
Il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha subito annunciato che si muoverà per aumentare la quantità di gas da estrarre dalle nostre riserve. Ma qui mi piace ricordare la figura di Enrico Mattei che è stato il tenace scopritore di queste riserve e per questa sua lungimiranza venne ammazzato.
Le trivelle. Nell’aprile del 2016 siamo stati chiamati ad un referendum per dire NO alla trivellazione per la ricerca del petrolio nel mare Adriatico. Ad organizzare il referendum fu il M5s, allora tutto NO: trivelle, TAP, TAV, VAX, Europa, Immigrazione. Una volta al governo da tutto NO diventa tutto SI e poi si chiedono perché sono scesi al 5%. Gli italiani non sono scemi e andarono a votare appena il 30% facendo fallire il referendum.
Il carbone. Non solo l’Italia ma tutta l’Europa ha abbandonato il carbone nonostante i grossi giacimenti che esistono. Tra carbone e legna l’Europa si è riscaldata per secoli. Il carbone è molto inquinante e pericoloso per la salute dell’uomo e per i minatori che devono lavorare nelle miniere. Nessun rammarico per il carbone mentre per la legna un pensierino c’è lo farei.
Il nucleare. Nel novembre 1987 fummo chiamati a votare per dei referendum che riguardavano il nucleare, subito dopo il grave incidente di Chernobyl. Nessuno dei requisiti riguardava direttamente l’abolizione del nucleare e quello più importante ottenne il seguente risultato 55% per il no e 45% per il si. Da quel referendum è iniziato lo smantellamento di quel poco di nucleare che c’era in Italia mentre il resto dell’Europa continuò e continua ad utilizzare il nucleare.
Oggi si parla di nucleare pulito. Il centro destra ha rilanciato sul nucleare da fusione (pulito) mentre il PD ha già detto no. Mentre si parla, dall’Inghilterra arriva una buona notizia. Il JET (Joint European Torus, progetto europeo sulla fusione nucleare) è stato messo in funzione ed ha “prodotto una reazione di fusione nucleare continua della durata di 5 secondi procurando 59 megajoule di energia con l’impiego di 0,1 milligrammi di materiale nucleare”. Gli organizzatori ci hanno tenuto a precisare che è stato battuto il record del 1997. Purtroppo per questa energia siamo all’inizio, forse ci vorranno una cinquantina di anni per produrre energia in modo continuativo.
In settimana la Corte Costituzionale, con il nuovo presidente Giuliano Amato, ha annunciato che sono stati ammessi 5 referendum sulla giustizia e che i 2 referendum sulla droga e sul fine vita non sono stati ammessi. Che caso strano, l’unico quesito sulla giustizia non ammesso riguardava la responsabilità civile dei giudici, cioè se i giudici sbagliano pagano loro. Che caso strano, tutti i giudici erano già scesi in campo contro questo quesito. Hanno eliminato il quesito più importante.
Nicola Dell’Arena