Pubblicato Venerdì, 11 Febbraio 2022
Scritto da Santino Verna

UN GRANDE ATRIANO

MARIO FERRETTI: IL MUSICISTA DEI DUE MONDI

Nell’imminenza della festa della Madonna di Lourdes è entrato nella Pasqua eterna il Prof. Mario Ferretti, docente di educazione musicale a riposo, protagonista della vita musicale atriana. Viveva da tantissimo tempo, con la moglie signora Pina Sciarra, nella casa di Capo d’Atri e fino a qualche anno fa potevi incontrarlo per le vie della cittadina acquaviviana.

Il Professore era nato nel 1929 e si era formato nella banda musicale di Atri. Raggiunta la maggiore età, partì per l’estero, portando il segno del talento in Brasile e Venezuela. I ritmi latinoamericano segnarono la sua cultura e lo stile musicale. Ad Atri era stato scout (nella foto, il terzo da dx., nella fila in piedi), presso la Chiesa di S. Francesco, insieme ai fratelli Marcone, Giorgio e Michele, e all’Ing. Carlo Teofili, da tanti anni residente a Pescara, sempre felice quando rievoca il microcosmo degli esploratori atriani.

Tornato in Atri, il Prof. Ferretti divenne insegnante di educazione musicale, nella provincia di Teramo. Nel 1987 subentrò al Prof. Glauco Marcone, collocato in pensione per raggiunti limiti di età, nella s.m.s. “Felice Barnabei”, in bonaria rivalità con la “Mambelli”. Avvicinava gli studenti al jazz e alla musica leggera, e chiedeva pareri sul Festival di Sanremo, nella settimana della kermesse di fine inverno. In quegli anni era componente del gruppo “I Sagittari”, con il fratello Leopoldo, Lucio Chiavaroli e altri amici atriani.

Mario Ferretti fu uno dei componenti musicali della Messa beat, all’indomani del Concilio Vaticano II. Atri recepì subito l’innovazione e le tre Parrocchie cittadine adottarono chitarre e tastiere. Ancora una volta con il fratello Leopoldo, nella Parrocchia di S. Nicola. L’esperienza non fu ripetuta nell’atrio della scuola media, dove la S. Messa del precetto, veniva celebrata due volte l’anno, a Natale e Pasqua. Nell’organizzazione canora si alternavano il docente di musica e quello di religione. Il Prof. Ferretti proponeva spesso un canto natalizio di Antonio Piovano.

Nel 1995 fu in prima linea, per la parte musicale, all’inaugurazione dell’aula magna della scuola, con eponimo Salvo D’Acquisto. Il preside Paolo Benimeo era emozionato e contento. Il Prof. Ferretti, con il coro degli alunni, eseguì celebri brani napoletani, in ricordo dell’origine partenopea di Salvo, e perché no, dell’appartenenza di Atri, per tanto tempo, al Regno delle Due Sicilie. Gli studenti si cimentavano pure nelle canzoni abruzzesi, non solo quelle classiche di Antonio Di Jorio, ma anche quelle con ritmo più vicino al mondo latinoamericano di Italo D’Onofrio.

Il Prof. Ferretti ha scritto anche un compendio di teoria musicale. Anche con un breve e sapido accenno a S. Cecilia, patrona dei musicisti, annualmente festeggiata, il 22 novembre, nella Chiesa di S. Spirito, da un anno e mezzo, Santuario di S. Rita da Cascia.

Collocato in pensione, per la legge dell’età, il Prof. Ferretti ha potuto godere a lungo del meritato riposo, senza mai abbandonare la musica. E con il ricordo dell’America Latina. Ricordi condivisi, rispettivamente, con i vicini di casa Vincenzo Melchiorre Ricci e Raffaele Friuli.

Siamo vicini alla Signora Pina, alle figlie Cinzia e Roberta, ai nipoti, e ai parenti tutti, ricordando il Professore nella preghiera, certi della Resurrezione che dona luce e vita al mondo intero.

SANTINO VERNA