Pubblicato Domenica, 30 Gennaio 2022
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

RIELEZIONE DI MATTARELLA

29 gennaio 2002. Abbiamo il nuovo Presidente della Repubblica, ma in questo caso si dovrebbe dire “abbiamo il vecchio Presidente della Repubblica”. All’ottava votazione è stato rieletto Sergio Mattarella con 759 voti. Con questi voti Mattarella è risultato il secondo dopo Sandro Pertini (il più amato dei presidenti).

Ad iniziare il secondo mandato è stato Giorgio Napolitano che cercò e fece di tutto per rieletto. Dopo Napolitano si poteva non concedere il bis a Mattarella nonostante che Mattarella avesse più volte detto che non voleva essere rieletto? Evidentemente NO.

In questi giorni ho sentito tante chiacchiere inutili e dannose anche dai massimi esperti televisivi.

La nostra Costituzione non prevede la rielezione ma neanche lo vieta, per cui per togliere dei dubbi tutto è stato fatto in conformità alla Costituzione.

La nostra Costituzione prevede tre tipi di maggioranza: 1) qualificata, con 2/3 dei partecipanti alla votazione; 2) assoluta, con il 50% più 1 dei partecipanti alla votazione; 3) relativa, con il 50% più 1 dei votanti. La nostra Costituzione prevede che fino al terzo scrutinio occorra la maggioranza qualificata e dal quarto scrutinio occorra la maggioranza assoluta.

In politica i numeri sono magici e guai a pensare che non lo siano.

In politica vige un detto, non scritto da nessuna parte,: un accordo firmato un minuto prima si può stracciare un minuto dopo se le condizioni al contorno sono cambiate.

In politica, purtroppo, vige il detto: morte tua, vita mia e guai a far finta che non esista.

Torno ai numeri. I 1008 grandi elettori erano così suddivisi: centro destra 451; centro sinistra 407; Italia Viva (Renzi) 44; Gruppo Misto 65 e un coacervo di varie posizioni 41 per un totale di 106. Facendo semplici somme si ottengono i seguenti numeri e le opportune osservazioni: centro destra con Renzi fanno 495 mancano 10 voti; centro sinistra con Renzi e centro democratico di Tabacci fanno 457 mancano 50 voti.

Le osservazione: 1) il centro destra non ha la maggioranza relativa come ci hanno detto; 2) il candidato del centro destra non potrà mai essere eletto senza l’aiuto di qualcuno del misto; 3) il candidato del centro sinistra non potrà mai essere eletto senza l’aiuto di una parte consistente del gruppo misto; 4) Renzi non è l’ago della bilancia come nella formazione dell’ultimo governo e per questo non si é esposto; 5) l’ago della bilancia è il coacervo di tutti i parlamentari fuoriusciti dai partiti, indefinibili e instabili; 6) solo l’unione tra centro destra e centro sinistra permette di eleggere il Presidente della Repubblica.

Il centro va all’attacco sperando di ottenere quello che si era prefisso. Presenta la terna di candidati, tutti presentabili, preparati e di alto profilo istituzionale.Letta boccia la terna con la frase “IRRICEVIBILE” senza accorgersi che con quel modo brutale non brucia solamente la terna ma ogni possibile candidato del PD perché il centro non l’avrebbe potuto votare.

Si entra in un tunnel cieco e senza via di uscita.

La notte porta consiglio. Giro di telefonate e incontri e alla fine spunta il nome di Mattarella il quale, questa volta, accetta e viene immediatamente eletto con grandi numeri. Nella situazione che si era creata Mattarella era l’unica persona di sinistra che il centro destra potesse votare. Mattarella è uomo del PD ma in questa circostanza come ex Presidente è uomo superparte.

Lascio stare le dichiarazione che ne sono seguite, anche quelle di Mattarella, perché dovrei scrivere cose che non sono abituato a scrivere.

Auguri di buon lavoro Presidente.

Nicola Dell’Arena