XXIII° CONVEGNO NAZIONALE ARALDINI IN ASSISI

ANCHE I BAMBINI ABRUZZESI HANNO VISSUTO UNA GIOIOSA ESPERIENZA DI AMICIZIA 

Dal 9 al 13 luglio si è tenuto in Assisi il XIII° Convegno nazionale Araldini, i bambini associati all’Ordine Serafico, con la partecipazione della Gi.fra (Gioventù francescana) e dell’OFS, quello che una volta si diceva TOF (Terz’Ordine Francescano), ovvero i laici di S. Francesco.

Aspetto rilevante la dimensione interobbedienziale. Sono arrivate pertanto le fraternità seguite dai Minori “simpliciter dicti”, Minori Conventuali e Minori Cappuccini. Abbiamo fatti molti progressi nella comunione, rispetto al passato, quando in alcuni conventi si respirava una forte fierezza per la propria famiglia del Primo Ordine. Basti pensare che anche tra i Minori esistevano divisione e si avevano, ad esempio, i Minori Osservanti e quelli Riformati. In Umbria fino a non molti anni fa si avevano due province, con territorio a macchia di leopardo.

L’Abruzzo era presente con 54 ragazzi, provenienti dalle fraternità di Silvi, Pescara, Penne, Brecciarola e Lanciano. La forania di Atri era pertanto presente con i bambini della Parrocchia di S. Maria Assunta a Silvi Marina coordinati da Renato, Barbara, Anna e Antonia. Gli Araldini di Silvi sono stati formati diversi anni fa dalla comunità-madre di S.Antonio a Pescara, dove però, la compagine dei fanciulli è stata assente per non pochi anni, complice la situazione sociologica del caotico piviere dove il bimbo per recarsi alla S. Messa e alle riunioni deve essere accompagnato da un genitore o da un nonno.

Dal novembre 2013 gli Araldini sono tornati nella Parrocchia di S.Antonio a Pescara, vegliati dal Cielo da P. Giorgio Di Lembo, l’indimenticabile Ministro Provinciale scomparso il 9 luglio 2013 e con molta fatica sta tornando ad essere una delle tante realtà del Santuario antoniano nel centro della città dannunziana. I bimbi hanno fatto diversi incontri, anche sulla liturgia, e animano la celebrazione delle 11, spesso presieduta dal Ministro Provinciale P. Fabrizio De Lellis, in condominio con i terziari.

I bambini abruzzesi hanno stretto amicizia con i loro coetanei di buona parte dell’Italia (non c’era tutto lo Stivale, perché ne mancavano molti dal Nord e dalla Sicilia), e ha suscitato grande simpatia il gruppo di Scorrano, una cittadina del Salento non molto grande, a dispetto dei comuni della Puglia, dove ci sono addirittura 80 Araldini! Non stiamo qui a fare le statistiche o le tombole, ma sono numeri che destano grande speranza nei nostri cuori.

Il secondo giorno del convegno, svoltosi tra S. Maria degli Angeli e Rivotorto, c’è stato il pellegrinaggio nei luoghi di Francesco e anche nelle sedi delle tre famiglie del Primo Ordine del Santo Poverello, quello dei frati. Si è partito dai Conventuali a Rivotorto, mentre infuriava un acquazzone, mentre la seconda tappa è stata la Basilica di S. Chiara, non propriamente una chiesa dei Minori, perché è il Protomonastero delle Damianite, ma il corrispettivo maschile vi rientra perché il Secondo Ordine è aggregato a loro e vi è una piccola comunità di frati per il servizio alla Basilica.

Il pellegrinaggio che ha visto i bimbi attenti e incuriositi si è concluso nel Santuario della Spogliazione, dove il cappuccino fra Armando ha dato una soave spiegazione della rinuncia agli averi di Francesco e della chiesa romanica di S. Maria Maggiore, antica Cattedrale della città, prima del trasferimento a S. Rufino. Dal 2008 per volere dell’Arcivescovo Domenico Sorrentino la parrocchia, il cui piviere non comprende molte anime, perché vi sono soprattutto istituti religiosi, esercizi commerciali e alberghi, è stata affidata ai Cappuccini che fino a quell’anno non avevano Santuari nella città del Serafico Padre. E’ pure luogo dell’adorazione eucaristica settimanale, la sera del mercoledì.

Il venerdì è stato il giorno del divertimento a Spagnolia, la Città della Domenica, tappa obbligata per i bimbi che si recano nella regione di Francesco e Chiara. Per diversi era la prima volta a conferma di quell’esterofilia cronica (come cantava Toto Cotugno) che ci fa visitare gli acquapark di Francia e Spagna e gli spartani divertimenti dell’Europa Orientale, e disertare i luoghi di casa nostra.

Il sabato, il giorno della penitenziale con la visita alla Porziuncola, Santuario mariano, il luogo più caro a S. Francesco, dove il 1° agosto si compie, nel primo pomeriggio, subito dopo l’apertura del Perdono, il pellegrinaggio degli abruzzesi con la S. Messa celebrata dai Ministri Provinciali.

Il tema di quest’anno è stato “Dai colore alla vita” e la fiaba scelta, il Mago di Oz, evergreen che ha attraversato la nostra infanzia. Fra Armando ha parlato del rapporto di S. Francesco con la Chiesa, mettendo il Poverello in relazione con i tre personaggi della storia ambientata nel Kansas: l’idea nel cervello, il progetto nel cuore, il coraggio di andare dal Papa.

La fiaba è stata narrata a puntate e la conclusione è avvenuta in Basilica Inferiore, con l’episodio del ritorno di Dorothy a casa, dopo essersi congedata dagli amici, lo spaventapasseri, l’uomo di latta, il leone. La S. Messa è stata presieduta da P. Roberto Francavilla che ha pure scherzato nel saluto finale, parlando di calcio. Era nell’aria la finale Germania-Argentina che ha visto la vittoria dei teutonici. Molti giornalisti l’hanno ribattezzata la partita dei due Papi e forse anche attraverso il giuoco del pallone, con gli occhi puntati sul nuovo focolare domestico, molti hanno pensato al Vicario di Cristo tanto amato dal Santo Poverello.

SANTINO VERNA