Pubblicato Mercoledì, 29 Dicembre 2021
Scritto da Evelina Frisa


Lavorare insieme per abbattere le criticità
che limitano l’inclusione sociale e
lavorativa dei disabili mentali, è quanto
emerso nella tavola rotonda a cura dell’Opera de Sanctis

Io adulto domani. Prospettive future di inclusione
sociale e lavorativa. Iniziative del territorio
 

La volontà di lavorare coralmente per abbattere le criticità e gli ostacoli che minano le prospettive occupazionali e di inclusione sociale per le persone con disabilità mentale. Questo è quanto emerso nel corso della tavola rotonda “Io adulto domani. Prospettive future di inclusione sociale e lavorativa. Iniziative del territorio” organizzata dall’Opera Sante de Sanctis e che si è svolta ieri (28 dicembre 2021) nell’Aula Tesi dell’Università degli Studi di Teramo e online sulla piattaforma Gmeet. I vari relatori, ognuno con la propria esperienza e ambito di lavoro, hanno manifestato la loro disponibilità a proseguire un dialogo insieme per raggiungere questo obiettivo, coinvolgendo e interloquendo con le istituzioni preposte. L’iniziativa, proposta a conclusione del primo anno dell’esperienza “Di Arti e di Mestieri” a cura dell’Opera de Sanctis con Fattoria Sociale Villa Irelli, è stata co-organizzata con il Comune di Teramo che l’ha inserita nel cartellone “Natale accanto a Te”, con l’Università degli Studi di Teramo e con il CORiFISI (Centro per l’orientamento, la ricerca, la formazione e l’inclusione sociale interateneo).

Dopo i saluti del Presidente dell’Opera de Sanctis, Marco Valerio de Sanctis; dell’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Teramo, Ilaria De Sanctis, del Direttore Generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia e della Presidente della Asp2 Giulia Palestini si è entrati nel vivo dell’incontro con interventi dei vari relatori. Dopo la visione di un breve video che ha sintetizzato le attività portate avanti con il progetto dell’Opera de Sanctis “Di arti e di mestieri” - che ha coinvolto circa 20 ragazzi e ragazze con disabilità, dai 15 anni in su, che da marzo 2021 hanno seguito vari laboratori nella Fattoria Sociale Villa Irelli, a Castelnuovo Vomano, nel comune di Castellalto – la psicologa Giulia Di Donato ha parlato dell’importanza di questa esperienza e la Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e Terapista Occupazionale Paola Di Marco ha posto l’accento sulle finalità del progetto, incentrate anche nell’ottica dell’inclusione e dell’occupazione dei partecipanti. La delegata Disabilità e placement dell’Università degli Studi di Teramo, Alessandra Martelli, ha poi spiegato cosa fa l’Università in questo senso, mentre il coordinatore del CORiFISI (Centro per l’orientamento, la ricerca, la formazione e l’inclusione sociale interateneo), Mauro Chilante, ha ampliato lo sguardo sulle attività legate all’inclusione che riguardano gli atenei abruzzesi e il GSSI; il consigliere d’Amministrazione della Fondazione Tercas, Roberto Prosperi ha anche ricordato le leggi che favoriscono l’occupazione dei disabili e gli ostacoli che le rendono di fatto ancora inapplicate; il coordinatore della Fattoria Sociale Rurabilandia, lo psicologo e psicoterapeuta, Domenico Meloni ha spiegato cosa si fa a Rurabilandia raccontandone la storia. Il socio fondatore e Presidente di Abruzzo Autismo Onlus, Dario Verzulli, ha sottolineato, tra le altre cose, l’importanza del fare rete per raggiungere obiettivi importanti anche per il “durante e il dopo di noi”, evitando l’isolamento delle famiglie con la creazione di strutture adeguate in grado di accogliere, includere e seguire i ragazzi nella loro vita, favorendo anche la loro occupazione. Ad oggi, è emerso dagli interventi, se un disabile trova lavoro, anche temporaneo, perde il sussidio e in genere al termine dell’età scolare scompare dalla società passando immediatamente dall’ adolescenza all’età senile. La fine del percorso scolastico spesso coincide con l’abbandono del lavoro da parte delle madri. I centri diurni, inoltre, sono un luogo per soli disabili, che non favoriscono l’integrazione. Limiti e ostacoli complessi per i quali è emersa la volontà di tutti di impegnarsi con tenacia e convinzione per poterli eliminare al fine di migliorare la qualità della vita dei disabili e delle loro famiglie. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Evelina Frisa.

Quanto emerso da questa tavola rotonda – commenta il Presidente dell’Opera Sante de Sanctis, Marco Valerio de Sanctisci lascia ben sperare per poter continuare un percorso condiviso con i vari attori di dialogo e confronto per migliorare le cose. Di Arti e di Mestieri per dieci mesi ha dato l’opportunità a circa 20 ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva di seguire laboratori di vario genere (dal teatro, alla ceramica, dall’orto alla caseificazione) ci sembrava doveroso fare il punto su quello che abbiamo fatto nell’ottica dell’inclusione sociale e lavorativa in una iniziativa pubblica sottolineando i problemi che ci sono e l’urgenza di lavorare insieme ad altre realtà del territorio per eliminarli. Alcuni dei nostri ragazzi hanno avuto l’opportunità di lavorare nell’Agriturismo Villa Irelli come camerieri e l’intento è quello di favorire sempre più il loro inserimento lavorativo. Ringrazio ancora i referenti dell’Università degli Studi di Teramo, del CORiFISI e del Comune di Teramo per la preziosa collaborazione, grazie anche alla Asl di Teramo, alla Fondazione Tercas, a Rurabilandia e Autismo Abruzzo Onlus per la presenza e a quanti sono intervenuti per l’importante contributo che hanno apportato alla discussione che rappresenta solo l’inizio di un percorso”.

Di Arti e di Mestieri è una iniziativa patrocinata e supportata anche dal Comune di Teramo e dalla Fondazione Tercas, e organizzatain collaborazione con la Cia Agricoltori ItalianiL’Aquila-Teramo, la Compagnia dei Merli Bianchi, l’associazione NaturAmo, l’artista del legno Gianni Tarli e la società agricola D’Amario e Feliciani di Atri – che ha previsto laboratori di infeltrimento della lana, di teatro, di lavorazione della ceramica, di cucina, di produzione del formaggio, di lavorazione del legno e laboratori dedicati alla cura dell’orto. Per le famiglie ci sono state attività di parent training e mostre mercato. I ragazzi sono stati seguiti da operatori sanitari, assistenti, artisti e professionisti per sperimentare comportamenti adattivi e apprendere abilità funzionali alla vita quotidiana e all’autonomia.

L'Opera Sante de Sanctis è un'associazione per la terapia e la riabilitazione di disabili psicofisici fondata nel 1898 da Sante de Sanctis, pioniere della neuropsichiatria infantile in Italia. L’Associazione svolge, fin dalla sua fondazione, un ruolo di avanguardia nell’uso di tecniche riabilitative innovative o sperimentali associate alla tecnica riabilitativa ordinaria. Nel 1978 il Ministero della Sanità ha stipulato con l’Associazione la prima Convenzione con la quale è stata sancita l’autorizzazione a fornire assistenza sanitaria specifica riabilitativa dando vita a quelle attività che ancora oggi, in accordo con tutte le successive innovazioni e integrazioni introdotte dalla Regione Lazio, i quattro centri di riabilitazione dell’Associazione, situati nel tessuto urbano romano con trattamento semiresidenziale e ambulatoriale, continuano a erogare.

Dott.ssa Evelina Frisa