I 25 ANNI DELLA MESSA TELEVISIVA DI MEDIASET
Il 15 settembre 1996, festa dell’Addolorata, tra i palinsesti di Mediaset entrava la S. Messa domenicale. Cingoli, nelle Marche, fu la prima città ad ospitare le telecamere di Rete 4, per la celebrazione eucaristica, inserita nel contenitore profano “La domenica del villaggio”. Non fu la prima Messa trasmessa da Mediaset, perché il 23 gennaio 1993 e il 3 ottobre di quello stesso anno, da una rete dell’ex-Fininvest, andò in onda una celebrazione eucaristica, rispettivamente dalla Chiesa di S. Marco a Milano e da quella di S. Croce in Assisi.
La S. Messa da Milano, presieduta dall’Arcivescovo Card. Carlo Maria Martini, fu trasmessa anche da RAI 1, perché era la festa di S. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Le letture, in soluzione di par condicio, vennero proclamate da un giornalista della RAI e da una di Mediaset, rispettivamente Bruno Pizzul e Cristina Parodi. La scelta della Chiesa di S. Marco fu dettata dall’eponimo evangelista, e non ovviamente dall’incidente stradale che ebbe nelle vicinanze, mentre era al volante, il principe dei giornalisti italiani, Indro Montanelli. Ironia della sorte, a commentare quella S. Messa per la RAI, un amico del direttore di Fucecchio, P. Ferdinando Batazzi, regista e telecronista di tante Messe televisive. Il francescano fiorentino aveva compiuto il noviziato a Fucecchio e raccontava non di rado aneddoti legati al giornalista che non aveva un rapporto tranquillissimo con la fede.
La S. Messa di Rete 4 rappresentava un’ambizione di Mediaset, perché come la RAI voleva avere la celebrazione eucaristica nel palinsesto domenicale. La TV di Stato, infatti, dal 1954, praticamente dai primi vagiti, trasmette ogni domenica e festivo di precetto la S. Messa, cominciando dalla Chiesa di S. Gottardo a Milano. Nei primi anni la S. Messa veniva spesso trasmessa dallo stesso luogo, S. Chiara al Clodio a Roma, poi negli anni ’70 cominciarono le peregrinazioni lungo tutta l’Italia e talvolta, anche all’estero, grazie allo scambio tra RAI e televisione francese. Questo avveniva soprattutto a Natale, prima del messaggio e della benedizione Urbi et Orbi del Sommo Pontefice.
Se la Messa di RAI 1 è frutto della sinergia tra CEI e RAI, Mediaset lavora in autonomia. Da qualche anno le telecamere dell’alter ego della TV di Stato restano per un mese in un Santuario o una Chiesa, perché quattro o cinque sono le domeniche interessate per la celebrazione. Questo non avviene con la RAI, anche se in regime di pandemia, per più domeniche la S. Messa è stata trasmessa dalla stessa Chiesa.
La Cattedrale di Atri ha avuto due volte la S. Messa trasmessa da RAI 1, la prima nel 2009, la seconda nel 2019 (quest’ultima trasmessa contemporaneamente anche in radio). Nel 2016 era prevista una diretta da Rete 4 (la celebrazione ancora si trasferiva a Canale 5), ma poi la proposta andò in fumo. Il progetto di una S.Messa su Mediaset della Cattedrale di Atri, era stato formulato alla fine degli anni ’90, e con l’occasione era inserita nella “Domenica del villaggio”, programma ora nell’album dei ricordi, come tanti altri di RAI e altri canali, rimasti nello schedario della fanciullezza e della giovinezza.
SANTINO VERNA