SUGGESTIVE INIZIATIVE

DI NOTTE IN COMPAGNIA DELLA LUNA E DELLE STELLE E UNA AVVINCENTE ESPERIENZA TEATRALE ITINERANTE

L’Oasi WWF Calanchi di Atri è caratterizzata da una fauna prevalentemente notturna, di cui i partecipanti all’escursione naturalistica “La luna, le stelle e i calanchi” sentiranno parlare sabato 12 luglio, alle ore 21:00 presso il centro visite dell’Oasi WWF Calanchi di Atri, in località colle della giustizia.

Anche il simbolo della riserva, l’istrice, è infatti un animale notturnicolo, le cui abitudini schive non garantiscono la possibilità di un avvistamento diretto, ma se ne possono rinvenire le tracce, ad esempio attraverso il ritrovamento degli aculei. Credenze popolari medievali dell’Italia meridionale hanno inculcato sino ai giorni nostri l’errata convinzione che l’istrice faccia scoccare gli aculei quando si sente minacciato. Questa visione è legata all’irrigidimento del corpo che avviene quando l’animale, non avendo modo di fuggire, si trova ad affrontare il predatore o, ahinoi, il mezzo di trasporto che sopraggiungendo lo travolgerà. In questo modo gli aculei si drizzano per effetto della tensione muscolare e può succedere che alcuni cadano o che, al minimo contatto, restino infilzati sul muso dell'aggressore. All’istrice e ai suoi aculei sono anche legate visioni allegoriche in narrativa, filosofia e nelle tradizioni popolari. Ad esempio, non tutti sanno che […] «nelle culture neolitiche del centro-sud Italia l’istrice era simbolo dell’utero; in latino il nome di quest’organo è ister, da cui il termine isterica e il corpo dell’istrice in effetti ha la forma e la dimensione di un utero gravido. Forse le donne percepivano il loro ventre di gestanti come contenitore di un istrice in crescita, facendolo diventare così il simbolo del recipiente della vita. Ma gli aculei che significato avevano? Potremmo intendere questo simbolo come suggerimento a considerare il nostro utero come una centralina con tanti collegamenti non corporei verso l’esterno.

Una “palla” con tante punte non ricorda forse un’antenna?» (Paola Broggi, Armonizzazione femminile. Riequilibrio delle popolarità di genere, 2008, Edizioni Akkuaria).

Il problema del nostro tempo è che si sta perdendo il contatto con la natura, l’armonia con essa. È questa la tematica di cui tratterà “Verderame”, spettacolo nato dalla collaborazione tra La Meccanica Delle Tende e Les Enfants Rouges, associazioni la cui collaborazione nasce nel novembre del 2013, in occasione della preparazione dello studio su "Prometeo incatenato" di Eschilo, messo in scena durante la Notte dei Faugni ad Atri, con una performance attoriale di Massimiliano D'Aloiso. In seguito le due compagnie si ritrovano per produrre uno spettacolo itinerante da rappresentare nel corso di un’escursione naturalistica nell'Oasi WWF “Calanchi di Atri”.

Durante il lavoro di ricerca i due gruppi si fondono al fine di ideare una messa in scena che, attraverso richiami allegorici alla vegetazione specifica dell'Oasi, evochi il rapporto conflittuale tra l'essere umano e la natura, in cui il primo perde sempre più la coscienza di far parte della seconda.

L'escursione si fonde nella rappresentazione teatrale, trascinando il pubblico in un itinerario che, attraverso una serie di incontri lungo il tragitto, conduce lo spettatore ad una sorta di identificazione proiettiva con l'ambiente in cui si trova coinvolto. L'acme verrà raggiunto nel corso della scena finale, che avrà luogo proprio al termine della visita all'Oasi, nei pressi della Pietra di San Paolo.

La messa in scena, frutto del lavoro collettivo di ideazione e scrittura svolto interamente da Les Enfants Rouges e La Meccanica Delle Tende, con il patrocinio dell’Oasi WWF Calanchi di Atri e del Comune di Atri, avrà luogo il 14 luglio 2014 alle ore 21,00 e partirà dal Centro visite dell'Oasi.