Pubblicato Sabato, 20 Novembre 2021
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni Riflessioni

LE CONFERENZE MONDIALI

Il G20 si è chiuso con grandi trionfalismi e grandi complimenti per l’Italia. Tra i risultati raggiunti, dopo una mediazione, c’è quello di non aumentare la temperatura globale della terra di 1,5 °C.

Al G20 mancavano due paesi come Cina e Russia che, per il riscaldamento globale sono i maggiori protagonisti. Pertanto parlare di trionfi e successi mi sembra eccessivo.

Negli ultimi giorni Antonino Zichichi, in una intervista, ha detto chiaro e tondo che il riscaldamento globale è dovuto dal 75% dal sole e dal 25% dalla terra, e quindi dal comportamento di noi esseri umani. Ed io le parole di Zichichi non le metto mai in dubbio, perché è uno scienziato serio e onesto.

La COP 26, la ventiseiesima Conferenza dell’ONU sui cambiamenti climatici si è chiusa domenica 14 novembre.

Tutte le TV e i giornali hanno gridato e scritto di un accordo al ribasso. Greta Tumberg dice solo un “bla, bla, bla”.Cina, questa volta c’era, e India hanno obbligato tutti ad un accordo al ribasso. La mia domanda: è un accordo al ribasso o le aspettative di noi italiani erano troppo alte?

Oramai siamo impegnati a fare i conti senza l’oste, e in questo caso l’oste sono i soldi e ne servono tanti.

Cina, India e Russia sono gli stati che devono spendere di più sul problema ambientale e non hanno nessuna intenzione di farlo anche perché i soldi non ne hanno.

Per raggiungere gli scopi prefissati bisogna agire su tre fronti: mobilità, riscaldamento domestico ed eliminazione dei combustibili fossili.

La mobilità è una grossa fonte di inquinamento e di aumento della temperatura della terra. Finché non arriviamo alla macchina completamente elettrica la battaglia la vedo dura.

Il riscaldamento domestico è un bel problema. Anch’esso fonte di inquinamento e di aumento della temperatura della terra. Per rimanere in Italia c’è l’esempio delle leggi approvate nell’ultimo anno. Il superbonus del 110% tutto pagato dallo stato per fare il cappotto termico. Non vorrei, ma spero di essere smentito dai risultati, che alla fine la montagna partorisca il topolino facendo, nel frattempo, arricchire banche e assicurazioni.

In settimana ho sentito la proposta di un decreto per far accendere gli impianti di riscaldamento dal 1 dicembre. La proposta, farà storcere il naso a qualcuno, ma incide molto di più del superbonus sul surriscaldamento della terra. La vedo dura anche per questa proposta. Un condomino freddoloso, con la scusa delle valvole mi ha costretto ad accendere prima del 15 novembre nonostante che gli altri fossero d’accordo.

Il Papa sia nell’Enciclica Laudato SI che nell’Appello firmato proprio per COP 26 fa una grande proposta “cambiare stile di vita e tornare a stili più semplici”. Anche questa è una proposta dura ma ad essa dobbiamo pervenire. Dobbiamo riabituarci a non volere a tutti i costi cose effimere. Dobbiamo accontentarci di nuovo di avere solamente le cose necessarie e di fare qualche sacrificio in nome del futuro della terra.

Nicola Dell’Arena