Pubblicato Mercoledì, 17 Novembre 2021
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

V GIORNATAMONDIALE DEI POVERI 

Il 14 novembre si è svolta la V Giornata Mondiale dei poveri. L’annuncio è stato fatto da Papa Francesco, il 13 giugno, con il messaggio dal titolo, preso dal vangelo di Marco “Ipoveri li avete sempre con voi” (Mc 14,7).

Quest’anno la Giornata inizia il 12 novembre con il Papa che ad Assisi, nella Basilica Francescana, incontra 500 poveri provenienti da tutto il mondo. I poveri hanno consegnato al Papa il mantello e il bastone del Pellegrino. Il Papa ha sottolineato che “È tempo di restituire dignità e parola ai poveri”.

Nel messaggio, il Papa ci offre alcuni spunti di riflessione che poi bisognerebbe mettere in pratica.

Nel primo capoverso “Gesù ricorda loro che il primo povero è Lui, il più povero tra i poveri perché li rappresenta tutti”.

Nel secondo capoverso “Il volto di Dio che Egli rivela, infatti, è quello di un Padre per i poveri e vicino ai poveri. Tutta l’opera di Gesù afferma che la povertà non è frutto di fatalità, ma segno concreto della sua presenza in mezzo a noi. Non lo troviamo quando e dove vogliamo, ma lo riconosciamo nella vita dei poveri, nella loro sofferenza e indigenza, nelle condizioni a volte disumane in cui sono costretti a vivere”.

Nel terzo capoverso “I poveri non sono persone esterne alla comunità, ma fratelli e sorelle con cui condividere la sofferenza, per alleviare il loro disagio e l’emarginazione, perché venga loro restituita la dignità perduta e assicurata l’inclusione sociale necessaria”.

Nel quarto capoverso “Se non si scegli di diventare poveri di ricchezze effimere, di potere mondano e di vanagloria, piena di buoni propositi ma inefficace per trasformare il mondo”.

Nel quinto capoverso “Il Vangelo di Cristo spinge ad avere un’attenzione del tutto particolare nei confronti dei poveri e chiede di riconoscere le molteplici, troppe forme di disordine morale e sociale che generano sempre nuove povertà”.

Nel sesto capoverso “I poveri non possono essere solo coloro che ricevono; devono essere messi nella condizione di poter dare, perché sanno bene come corrispondere”.

Il settimo capoverso farà molo riflettere e discutere perché pone il problema dei poveri al livello di tutti i governi mondiali. “Per questo si impone un differente approccio alla povertà. È una sfida che i Governi e le Istituzioni mondiali hanno bisogno di recepire con un lungimirante modello sociale, capace di andare incontro alle nuove forme si povertà che investono il mondo e che segneranno in maniera decisiva i prossimi decenni”.

Nell’ottavo capoverso “Non si tratta di alleggerire la nostra coscienza facendo qualche elemosina, ma piuttosto di contrastare la cultura dell’indifferenza e dell’ingiustizia con cui o ci si pone davanti ai poveri”.

Domenica 14 c’è stata la messa in S. Pietro con il Papa, con partecipanti contingentati, a cui ha fatto seguito, non potendo organizzare grandi assembramenti per Covid, il pranzo al sacco.

Nicola Dell’Arena