Pubblicato Martedì, 26 Ottobre 2021

LA POESIA DIALETTALE INCONTRA LA MUSICA

Lu sacche e lu pellegrine’ il nuovo brano e videoclip degli
Acustica su un testo poetico di Samuele Di Giulio per
indagare il senso della vita

Indagare il senso della vita e dell’esistere, osservare il proprio bagaglio di esperienze (lu sacche) come un pellegrino che, diretto verso la sua meta, si interroga, osserva e cerca il significato del proprio cammino. Questo, in sintesi, il messaggio del nuovo brano degli Acustica, Lu sacche e lu pellegrine’,tratto dall’omonimo testo poetico dell’indimenticato maestro e poeta teramano Samuele Di Giulio (autore della raccolta ‘A bassa voce’) con la musica, l’adattamento testuale, gli arrangiamenti e l’orchestrazione a cura dei fratelli Dario e Nino Marinelli,fondatori e anima degli Acustica. Il brano è accompagnato da un cortometraggio-videoclip diretto e sceneggiato dal regista e filmaker Manuel Norcini, che da mercoledì 27 ottobre 2021 sarà disponibile su YouTube.

Il Progetto Acustica è attivo in Abruzzo dal 2014 con l’obiettivo primario di nobilitare la poesia dialettale abruzzese attraverso le canzoni e la musica. Stavolta il brano scelto è quello di un poeta molto delicato e attento alle piccole cose, un osservatore acuto della realtà che amava parlare ‘a bassa voce’. La poesia Lu sacche e lu pellegrine’, come spiega il filosofo Gabriele Di Cesare parla di un viandante: “che porta ogni giorno sulle spalle un sacco carico di ricordi, che rappresentano il trascorso più intimo della sua vita. Quando si sente stanco e avvilito apre il sacco rovescia tutto per terra e di ogni pezzo medita il significato più autentico. Accarezza ogni ricordo come da bambino accarezzava il suo gatto. In tal modo rientra nel mondo del passato che scopre sempre più esteso e sempre più importante. A un tratto sente una voce che gli dice: ‘Alzati, raccogli tutto perché ogni pezzo è prezioso’. Il viandante esegue il dettato della voce. Riempie il sacco, se lo carica di nuovo sulle spalle e si mette nuovamente in cammino. A volte cade, anche perché il sacco è diventato sempre più ingombrante e sempre più greve, ma non smette di rialzarsi perché ha capito la meta del suo andare: un alto picco che ha intraveduto all’orizzonte. Arrivato finalmente sulla sommità, si trova di fronte lo splendido spettacolo di un tramonto. Sopra il monte il pellegrino, deposto il suo sacco-tesoro con lo sguardo rivolto al cielo, viene inondato da un abbagliante fascio di luce. Finalmente trova riposo!”.

Il brano degli Acustica già dal preludio, con cinque note ostinate e lapidarie, scandiscono l'intercedere di un cammino sempre più faticoso, in uno scenario sempre più impervio, fino ad arrivare alla vetta. E lì, la pace. Metafora di una vita vissuta nel presente senza dimenticare il passato. Sprazzi di luce, esperienze che sono il bagaglio del nostro "venire al mondo". Collaborazioni internazionali danno il giusto tributo e prestigio agli arrangiamenti e all'orchestrazione, regalando un nuovo sound che ha delineato una crescita di un prodotto artistico a livello nazionale.

Il video come il testo della canzone – spiega il regista Norcini - parla di un viaggio metaforico di una persona che si pone delle domande sulla sua esistenza. Abbiamo scelto un personaggio sui 50 anni perché credo che sia un’età in cui ci sono grandi cambiamenti nella vita. Il nostro personaggio intraprende questo cammino, che si fa sempre più difficile e in salita, lotta, cade, si rialza per arrivare sulla cima di quel monte e superare tutte le avversità, grazie a quello che porta con sé nel sacco (dentro di lui) e quando finalmente riesce ad arrivare sulla vetta, trova pace, serenità. La valigia, o lu sacche, rappresenta il nostro “bagaglio” di esperienze che ci portiamo dietro in ogni istante e al quale attingiamo quando si ha bisogno di risposte che nella realtà cerchiamo nel passato, negli insegnamenti, nei ricordi, ed è lei la vera protagonista della storia, infatti il video si apre e si chiude con un’inquadratura in cui vediamo il dettaglio dell’impugnatura della valigia e dietro, fuori fuoco, il suo proprietario, un cerchio che si apre e si chiude”.

I musicisti coinvolti nel brano sono: Alessandro Ascani, violino e viola; Massimo Cargini, basso elettrico; Lorenzo Di Stefano, organetto; Rocco Ferri, voce; Rino Ferretti, tromba; Dan Fiddlin, banjo; Jack Haigh, chitarra acustica, fingerpicking e solo; Alessandro Lumachi, violoncello; Dario Marinelli, batteria, percussioni e cori; Francesca Marinelli, cori; Nino Marinelli, arrangiamenti, orchestrazione, tastiere e programmazione DAW. Michael o'Shimpl, chitarra elettrica (The Edge, U2 sound®). Produzione musicale: Nino Marinelli. Registrato, missato e masterizzato nell’Acustica Project Studio "La pendiche" da Dario e Nino Marinelli. Il Cortometraggio-Videoclip diretto da Norcini e vede nel cast Piero Assenti. Aiuto regia e backstage: Angelo Di Nicola e Matteo Ciampichetti; D.O.P e montaggio Angelo Di Nicola e Manuel Norcini; make-up e costumi, Camilla Di Pietro.

Siamo molto orgogliosi di presentare questo nostro brano - spiegano i fratelli Marinelli e il suo video cortometraggio. Siamo da sempre appassionati di musica d’autore e del dialetto del nostro territorio che amiamo valorizzare con i nostri brani. Un ringraziamento speciale alla famiglia di Samuele Di Giulio alla cui memoria è dedicato il nostro lavoro e a Gabriele Di Cesare per il prezioso aiuto. Un grazie anche a tutti i musicisti e a quanti hanno lavorato al video, che speriamo verrà apprezzato dal pubblico”.