Pubblicato Venerdì, 15 Ottobre 2021

La Fondazione Margherita Hack all’Expo Security di

Pescara con il parlamentare Angelo Tofalo,

già Sottosegretario alla Difesa. 

Marco Santarelli: “Il nostro impegno su formazione e informazione: per garantire la sicurezza del sistema Paese occorrono figure professionali molto specifiche che si fa molta difficoltà a recuperare sul mercato”

 

La Fondazione Margherita Hack ha partecipato questa mattina all’Expo Security di Pescara, la manifestazione promossa da Confindustria Chieti-Pescara considerata da Italian Tech tra i dieci appuntamenti più importanti dedicati alla cyber security, alle tecnologie e le innovazioni riguardanti la sicurezza del “sistema Paese” come delle imprese.

 Marco Santarelli, direttore scientifico della Fondazione: “Non potevamo non esserci. Stiamo sviluppando una specifica collana editoriale su questi temi, cyber sicurezza e intelligence. La Hack ci ha lasciato un’eredità specifica: raccontare e affrontare argomenti complessi con l’obiettivo di renderli comprensibili. Questa mattina con noi ha relazionato il parlamentare Angelo Tofalo, già sottosegretario alla difesa, autore del libro “Intelligence Collettiva. Appunti di un Ingegnere rapito dai Servizi Segreti”: il primo libro della nostra collana”.

L’intervento di Tofalo, molto apprezzato dal pubblico che gli ha rivolto numerose domande, ha consentito di ripercorrere la storia dei Servizi Segreti italiani con un confronto legislativo e operativo rispetto a quelli dei maggiori Paesi Occidentali. “Negli Stati Uniti la prima legge è degli anni ’50, in Italia del 1978. Come ben delineato dai contributi che troviamo anche nel libro, in Italia si sta passando dal vecchio modello di Servizi Segreti ad un concetto moderno di Agenzia dove la sicurezza non è intesa unicamente in chiave di difesa militare, ma come uno strumento indispensabile  per la difesa del sistema Paese dai nuovi e complessi rischi che si stanno presentando: quindi difesa delle imprese, delle banche dati, della sicurezza della privacy delle persone come delle infrastrutture strategiche. Questo comporta un collegamento stretto con il mondo dell’Accademia e della Formazione per avere risorse e competenze a disposizione. Al centro e protagonista di questo passaggio sono, ovviamente, le tecnologie e la necessità di sostenere e promuovere una tecnologia sovrana in Italia”.

Altrettanto fondamentale, ha sottolineato Marco Santarelli, autore di uno dei capitoli del libro sulle reti informative, il ruolo dell’informazione, della valutazione delle fonti, della lettura dei dati che si intrecciano – a volte in maniera sommersa – nella rete: “Uno dei capitoli è dedicato proprio a questo argomento – ha detto – intelligence significa legare, collegare. Nel caso dei Servizi anche collegare quello che deve rimanere segreto e quello, invece, che va divulgato per aumentare le consapevolezze delle persone rispetto ai nuovi pericoli che tutti corriamo”.