Pubblicato Giovedì, 14 Ottobre 2021
Scritto da Santino Verna

I nostri affettuosi auguri

45 ANNI DI SACERDOZIO DI DON GUIDO 

Cifra tonda per Don Guido Liberatore, Vicario Foraneo e Canonico della Concattedrale di Atri, Parroco di S. Agnese in Pineto, perché il 23 ottobre ricorda 45 anni di sacerdozio. Fu ordinato infatti in quel giorno, nella Cattedrale di Atri, da Mons. Abele Conigli, sei anni dopo l’ordinazione del fratello Don Enrico, entrato nella Pasqua eterna cinque anni fa.

Don Guido, vissuto con la famiglia sempre nel rione S. Antonio, anche se nato in quella che allora si chiamava Via Stella, parallela di Via Celeste, oggi Via Gustavo De Lauretis, dopo l’ordinazione fu nominato Vicario Parrocchiale di S. Agnese in Pineto, affiancando Don Giovanni Di Domenico, secondo parroco in ordine di tempo della cittadina balneare il cui simbolo è la torre di Cerrano. Il paese era in espansione e già si pensava alla costruzione della nuova Chiesa di S. Maria Immacolata a Borgo S. Maria, visibile dall’autostrada e oggi località di circa 2 mila abitanti.

Don Guido, per quasi 40 anni ha instancabilmente operato nella Parrocchia di Borgo, entrata in funzione il 12 agosto 1982. Per questo ne viene ricordato l’anniversario, nell’imminenza della solennità dell’Assunzione, anche se la festa religiosa e popolare si svolge il lunedì di Pasqua. Contemporaneamente ha servito e serve ancora la Chiesa Madre di Pineto. Deceduto Don Giovanni nel 1999, è diventato Parroco di S. Agnese, il 15 agosto dello stesso anno, nella Pasqua di Maria Santissima, quando a Pineto si celebra la festa mariana della Parrocchia, originariamente detta “della stazione”, perché anche con questo nome era conosciuta la cittadina balneare.

Appassionato di montagna, Don Guido, con diversi giovani pinetesi si è recato e si reca su varie vette, dove si compiono momenti di riflessione, preghiera e socializzazione. Qualche volta si è associato l’indimenticabile Don Luigi Pallini, Parroco per tanti anni di Mutignano e collaboratore nelle tre Parrocchie di Pineto. Il luogo montano visitato in estate diventava, a Natale, lo scenario del presepe della Chiesa di Borgo S. Maria, allestito all’interno del sacro edificio. Già dalla festa di S. Francesco si entrava nel clima dell’allestimento della più bella tradizione natalizia con il convolgimento di diversi volontari.

Con i pinetesi, e non solo, ha organizzato e condiviso pellegrinaggi e viaggi culturali, soprattutto all’estero, come quello nell’Ex-Unione Sovietica, sette mesi prima della caduta del muro di Berlino, con l’aiuto dell’agenzia frentana “Anxanum”, indirizzata verso il semisconosciuto Est-Europeo, dove ricadevano i Paesi del Comecon. Si partì la domenica in albis, mentre ad Atri si festeggiava S. Reparata, e subito dopo arrivò la notizia del crollo del timpano curvilineo della Chiesa di S. Gabriele. Don Guido è molto legato a questa Chiesa, essendo la sua parrocchia. Per tanti anni vi ha celebrato ogni 27 febbraio, alle 6.30, nell’ora in cui esalava l’ultimo respiro, ai piedi del Gran Sasso, il giovane Gabriele dell’Addolorata. Un appuntamento per tanti atriani, non solo della Parrocchia, prima di andare a lavorare, oppure nell’impossibilità di recarsi nell’arco della giornata al Santuario di Isola.

Altra meta religiosa e culturale straniera, la Jugoslavia, dove Don Guido e il gruppo pinetese cominciò ad andare all’indomani delle apparizioni di Medjugorje. Un itinerario che comprende la visita a inediti luoghi balcanici, come il mercato di Mostar, il ponte sulla Neretva e il palazzo di Diocleziano a Spalato. Il viaggio fu fermato solo dalla guerra nei Balcani, e riprese nel giugno 1996, quando la composizione dei nuovi Stati dava il filo da torcere alle editrici di atlanti e mappe geografiche.

Don Guido ha scritto la storia di Pineto che s’identifica fortemente con la Chiesa, segnalata dalla torre quadrangolare, visibile dal borgo storico di Mutignano. Gli auguriamo tanta gioia per i 45 anni di sacerdozio, e lo portiamo, con tantissimo affetto, nella preghiera.

SANTINO VERNA