Pubblicato Martedì, 28 Settembre 2021
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

SITUAZIONI PARADOSSALI IN ITALIA E AMERICA 

I nodi vengono al pettine. Alla fine la magistratura ha gettato la maschera. Cosa è successo per esprimermi in modo così duro?

Inizio dagli USA. Negli ultimi giorni dall’America sono giunte immagini che non vogliamo vedere. Migliaia di immigrati fermi sul Rio Grande perché gli USAnon gli concedono l’ingresso. Le guardie americane, a cavallo, che li prende a frustate per respingerli.

Tutto accade non quando Trump, il razzista e nazista, è presidente, ma quando è presidente, il decantato buono e puro, Biden.

Appena Trump fueletto e continuò con la chiusura dei confini, opera iniziata da Clinton, apriti cielo. Tutti si ribellarono a cominciare dal New York Times fino ad arrivare in Italia e al Vaticano. Adesso tutti zitti e muti. I Black Lives Matters dove sono? Eppure dalle immagini ci sono neri ad essere frustati.

Kamala Harris, vice presidente USA, in un discorso in Sud America, aveva invitato gli immigrati a non andare in USA perché sarebbero stati respinti. Tutti zitti e muti.

In Italia la situazione, per me, è più grave. La II Corted’Assisi di Appello di Palermo il 23 settembre 2021 ha emesso la sentenza di assoluzione, ribaltando la prima sentenza, su quella che è stata definita la trattativa stato-mafia. La corte ha assolto Marcello Dell’Utri con la formula “per non aver commesso il fatto”, Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno (tre fedeli servitori dello stato) con la formula “perché il fatto non costituisce reato”.

Il primo riguarda Marcello Dell’Utri che ci è stato sempre presentato come braccio destro di Berlusconi nei rapporti con la mafia. Dell’Utri è stato assolto perché non ha fatto niente. Dopo anni di carcere e di fango Dell’Utri è assolto, adesso chi lo ripaga. Di Matteo o Ingroia? No, purtroppo paghiamo noi.

Ma è possibile che i giudici, in circa 20 anni, non si siano accorti che Dell’Utri non avesse fatto nulla? No, bisognava colpire Berlusconi e i suoi governi. I colpevoli non sono Berlusconi e Dell’Utri, bensì altri e sono stati coperti con l’azione di Napolitano che ha fatto segretare e distruggere tutto.

Il secondo riguarda i tre servitori dello stato. Essi sono stati assolti non perché non abbiano fatto nulla ma perché quello che hanno fatto non è reato. Ma come è possibile che i giudici, bravi e preparati, in circa 20 anni non si siano accorti che il reato non c’era? La trattativa stato- mafia c’é stata? Certo. Ed io, dal giorno dell’arresto di Riina ho sempre sostenuto che é stata la mafia a consegnare Riina allo stato e non viceversa. I tre servitori hanno parlato con la mafia ma l’ordine di trattare non poteva che venire dal ministro dell’Interno o dal presidente del Consiglio ma Napolitano ha segretato tutto.

Questa sentenza di Palermo ha detto che in Italia i giudici politicizzati hanno commesso dei piccoli colpi di stato. La loro azione è di una gravità inaudita e mina alla radice la democrazia e la libertà nel nostro paese.

La trattativa stato-mafia è stato un bene? Dico di si perché in quel periodo c’era una guerra, condotta da Riina, che ha fatto tanti morti.

L’azione di Napolitano é legittima? Dico di si perché la mostra Costituzione la prevede ma moralmente è ingiusta e ci dobbiamo porre una altra domanda. Può un Presidente della Repubblica bloccare inchieste che lo riguardano? In America, madre della democrazia, non è ammesso.

Nicola Dell’Arena