Pubblicato Giovedì, 29 Maggio 2014
Scritto da Acqua Viva


ATRI AL VOTO

UNA RIFLESSIONE PER CAPIRE E LEGGERE I RISULTATI

Passato il bombardamento mediatico dei dati elettorali e dei vari commenti fatti da analisti e politici, proviamo anche noi, a freddo, a fare qualche riflessione, principalmente a livello locale.

Alle elezioni per il Parlamento Europeo anche in Atri, come ovunque, il PD di Matteo Renzi ha stravinto con 2040 voti pari al 35,16%.  Alle Europee del 2009 aveva ottenuto 1324 voti (22,65%) con un incremento, quindi, di 716 voti e di 12,51 punti percentuali mentre Forza Italia è risultato il terzo partito con 1155 voti e il 19,91%; nel 2009 l'allora Popolo delle Libertà (ancora assieme al neo NCD di Alfano che ha ottenuto oggi 332 voti con il 5,72%) era il primo partito con 2476 voti e il 42,35%.

C'è, però, da tener presente che nel frattempo è arrivato il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che ha ottenuto 1675 voti, pari al 28,87%, diventando il secondo partito di Atri. Non si possono fare raffronti con le precedenti elezioni europee perché il M5S non era ancora presente.

Per quanto riguarda la consultazione per il rinnovo del Consiglio Regionale i risultati vanno analizzati con maggiore attenzione in riferimento a valutazioni di tipo locale.

La coalizione di Centro Sinistra, guidata da Luciano D'Alfonso, vince la competizione con 2465 voti pari al 41,87%, mentre quella di Centro Destra, guidata dal Governatore uscente Gianni Chiodi, conquista il secondo posto con 2256 voti pari al 37,86%.

Il Movimento Cinque Stelle è terzo con 1034 voti che rappresentano il 17,58%.

Certamente il sistema elettorale favorisce, per la attribuzione dei seggi, la creazione di più liste a sostegno del candidato Presidente che, nel caso nostro, sono 4 a sostegno di Chiodi e 8 a sostegno di D'Alfonso. Il M5S e Acerbo avevano una sola lista.

Fra le varie liste si notano alcune oscillazioni di voti, anche rilevanti, fra le Europee e le Regionali. In particolare in Atri si è verificato che Forza Italia ha guadagnato, rispetto alle Europee, 375 voti passando da 1155 a 1530 e dal 19,91% al 26,02%, mentre il Partito Democratico ha perso 571 voti passando dai 2040 delle Europee ai 1469 delle Regionali con le percentuali che dal 35,16% passano al 24,98%.

 

Sicuramente ha avuto un ruolo importante, in relazione a quanto sopra detto, la candidatura, nella coalizione del Centro Sinistra, con “Abruzzo Civico” di Gabriella Liberatore praticamente unico candidato di Atri con qualche probabilità di successo. Abruzzo Civico ha totalizzato 719 voti e la Liberatore ha avuto 655 preferenze pur vedendosene annullare diverse perché il suo nome era stato scritto nel riquadro di altro raggruppamento politico. Se non fosse stato così avrebbe quasi fatto il pieno.

Le preferenze sono state gestite in maniera completamente diversa dai due principali partiti locali.

Forza Italia su 1530 voti di lista ha attribuito 1150 preferenze, cioè 3 votanti su 4 (il 75%) hanno scritto la preferenza, e di questi ben 1031 hanno indicato Paolo Gatti.

Non c'è che dire: una ottima organizzazione senza dispersione di energie e ….... di voti di preferenza.

Il Partito Democratico su 1469 voti di lista ha visto attribuite 830 preferenze. Il 56% dei votanti ha espresso la preferenza (contro il 75% di Forza Italia).

I voti di preferenza sono stati, fondamentalmente, così attribuiti:

- Luciano Monticelli: 516 preferenze pari al 35% dei votanti PD e al 62% di quanti anno espresso una preferenza

- Gloriano Lanciotti: 175 preferenze pari al 12% dei votanti PD e al 21% di quanti anno espresso una preferenza

- Sandro Mariani: 81 preferenze pari al 5% dei votanti PD e al 10% di quanti anno espresso una preferenza

Uno scarso utilizzo del voto di preferenza, quindi, da parte del Partito Democratico che, peraltro, lo ha anche diviso fra più candidati.

Ciò può derivare da una scarsa organizzazione della macchina elettorale, da una sorta di protagonismo e autonomia decisionale da parte degli esponenti di spicco del partito, da un forte senso di libertà.

Certamente in questo modo non ci sarà il vero referente di Atri nel PD (anche se di fatto lo sarà sempre Monticelli, per svariati motivi), ma vi saranno i referenti dei personaggi del PD, vecchi e nuovi.

I cittadini del Comune di Atri, comunque, si possono ritenere soddisfatti: sono stati eletti i loro preferiti del PD e di Forza Italia.

Peccato per Gabriella Liberatore che pur avendocela messa tutta non ha centrato l'obiettivo.

Acqua Viva