Pubblicato Martedì, 13 Maggio 2014
Scritto da Luciano Brandimarte

PIAZZE E AMICIZIE VIRTUALI

FACEBOOK: LA BELLEZZA, IL LIMITE E… LA NOSTAGLIA DI RAPPORTI REALI

Non faccio parte, per motivi anagrafici, della generazione che si è formata avendo da subito a disposizione un computer e quindi particolarmente avvezza al suo uso.

Sono stato, però, sempre pronto, per motivi prevalentemente professionali, a documentarmi e aggiornarmi, anche studiando, sull'uso delle tecnologie elettroniche che sempre più sono entrate nel nostro lavoro, al punto che quasi hanno soppiantato l'uso della matita e degli altri strumenti di scrittura manuale che conservano sempre e comunque un loro fascino.

L'uso del computer, tablet e smartfone è diventato oramai “normale” per quasi tutti ed è difficile farne a meno. E' divenuto talmente diffuso da sostituire, attraverso i social networks la storica “piazza” con le piazze virtuali. Attraverso Facebook o Twitter o Google+ o Linkedin o altre diavolerie del genere ci si incontra su piazze virtuali, alcune anche specialistiche e altre generaliste.

La più generalista e fra le prime ad avere una rapidissima diffusione a livello “globale” è stata Facebook. Il suo ideatore, giovanissimo, ha creato un impero, non solo economico. Attraverso le informazioni che riesce a raccogliere, organizzare e gestire può, ad esempio, orientare le scelte commerciali di un grandissimo numero di utenti. Il successo evidentemente non dipende da questo, che è una conseguenza del successo raggiunto.

Ma perchè tanto successo e tanto rapidamente? Perchè consente, a tutti noi, a ciascuno di noi, di esprimersi e di mettere a disposizione degli altri le proprie idee? Forse si perchè ci fa sentire liberi, liberi di esprimerci, cosa che a noi piace molto, anche se poi, in effetti, di cosa diciamo importa veramente poco agli altri. Forse addirittura non interessa a nessuno. Tantissime volte, infatti, si vedono dei post privi del classico “mi piace” che pure si elargisce con molta facilità più per fare contento “l'amico” che per esprimere un convinto apprezzamento all'argomento così come è stato trattato. Sembra essere molto importante il numero degli amici virtuali che si ha, ben più importante di ciò che si esprime. Ma anche questo (il numero degli amici virtuali) può essere l'espressione della penetrazione del soggetto nel tessuto sociale (virtuale). Più amici ho, più sono inserito e più sono importante. Questa è la regola !!!!! Allora è necessario acquisire un numero elevato di amici (virtuali) e quindi fare tante richieste di amicizia. Ciò mi lascia molto perplesso.

Si vedono richieste di amicizia da parte di soggetti con i quali non hai mai avuto rapporti e con i quali non ti sei mai confrontato. Molti insistono ad invitarti a partecipare ai giochi più disparati. A nulla vale dire che non ti interessa giocare. Comunque sia l'amicizia sul social network non si nega, anche perchè non costa nulla, non pone particolari problemi e non ti coinvolge al contrario dell'amicizia personale, quella vera. Per essere al passo con i tempi ed essere inseriti in questo mondo sociale (virtuale) affrettiamoci a richiedere quante più amicizie possibile (facendo così anche la felicità dei gestori di Facebook) e poco conta se qualcuno te la toglie, tanto te l'aveva data senza riflettere troppo e senza neanche conoscerti bene.

Luciano Brandimarte