Pubblicato Mercoledì, 02 Giugno 2021
Scritto da Partito Democratico, Circolo di Atri

IL NOSTRO SDEGNO

 

Nell’ultimo consiglio comunale è stata scritta una delle pagine più buie della storia politica atriana.

Stigmatizziamo la condotta del Presidente del Consiglio Cristina Forcella per i modi e i termini con cui prima ha impedito ad un consigliere di minoranza di esercitare le proprie legittime funzioni richiamando norme regolamentari “ad usum delphini”, e poi ha finanche diffidato un altro consigliere di minoranza dall’intervenire a difesa del collega con espressioni come “non si intrometta in cose che non la riguardano”.

Ma la cosa più vergognosa è rappresentata dalla conversazione intercorsa tra lo stesso Presidente del Consiglio ed il Segretario comunale registrata fuori onda e trasmessa alla fine della seduta consigliare.

Il Presidente del Consiglio comunale rappresenta il Consiglio comunale, lo convoca e lo presiede, tutela le prerogative dei consiglieri comunali e garantisce l’esercizio effettivo delle loro funzioni, con l’aggravante nello specifico di essere anche membro di maggioranza in seno alla Commissione Pari Opportunità, ovvero dell’organo deputato a rimuovere ogni sorta di ostacolo discriminatorio dalla partecipazione degli individui alla vita politica, sociale e al mondo del lavoro. Il Segretario comunale, invece, svolge i compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’Ente, in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo Statuto ed ai regolamenti.

“ Non è ammissibile che  nell’esercizio delle proprie funzioni si  pronuncino frasi come quelle ascoltate nel video e che non vogliamo assolutamente ripetere”.

Il Gruppo consigliare del PD di Atri esprime il proprio sdegno per quanto accaduto e chiede le dimissioni del Presidente del Consiglio comunale Cristina Forcella, oltre alle sue pubbliche scuse.

Circolo del PD - Atri