Pubblicato Mercoledì, 05 Maggio 2021
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

CARRELLATA DI  EVENTI 

Il 24 aprile, giorno in cui gli armeni ricordano il loro genocidio, Biden dichiara “Ogni anno, questo giorno, ricordiamo le vittime di tutti quelli che sono morti nel genocidio armeno in epoca ottomana e ci impegnamo di nuovo a prevenire che tali atrocità accadano di nuovo. Onoriamo le vittime del Meds Yegherm  (Grande Male), in modo che gli orrori di quando accaduto non vadano mai persi nella storia”. Naturalmente Erdogan si è arrabbiato.

Tra il 1915 e il 1916, sotto l’impero ottomano turco furono deportati e uccisi 1.500.000 di armeni quasi tutti cristiani. Tutti i giornali hanno parlato del primo riconoscimento americano del genocidio armeno ma in m realtà è avvenuto nel mese di ottobre 2019, sotto l’abominevole Trump. La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti approva, quasi all’unanimità (con 405 su 435) la risoluzione del riconoscimento del genocidio armeno. Io sto con il popolo armeno.

La Russia di Putin annuncia che 8 rappresentanti dell’UE, tra cui chi il presidente della Commissione Sassoli, non sono graditi alla Russia e non possono entrare nel territorio russo. Putin ha avvertito l’Europa, ed è  stato chiaro: non intromettetevi negli affari interni della Russia.

Sull’argomento aveva iniziato l’Italia con la barzelletta dello spionaggio dell’ufficiale della marina Walter Biot e con l’espulsione dei due diplomatici russi con la conseguente cacciata di un italiano dalla Russia. Siamo tornati ai tempi della guerra fredda degli anni 60 e 70.

Il Papa stabilisce che per tutto il mese di maggio, mese dedicato alla Madonna, nelle chiese e neri santuari di tutto il mondo si reciti il rosario con l’intenzione della fine della pandemia.

Domenica 25 aprile il Papa celebra in S. Pietro la messa per l’ordinazione sacerdotale di 9 romani. Per la prima volta ho la basilica abbastanza piena ma distanziati, non come il  suo solito, e penso: ma non si poteva fare prima? Poi mi chiedo quante persone si sono contagiate andando a messa? Non si saprà mai perchè statistiche di questo tipo non sono state organizzate.

In provincia di Cuneo 2 ladri entrano in una gioielleria per rubare. Il proprietario è armato spara e uccide entrambi. Ha fatto bene perché lo stato non l’aiuta. Adesso passerà molti guai ma io sto con lui senza se e senza ma.

La Francia ci ha ridato una diecina di terroristi delle Brigate rosse e di Prima linea, tutti condannati dai tribunali italiani per assassinio, dopo un incontro tra Macron e Draghi. Cosa è successo? Molto strano che la Francia dopo 40 anni di richieste ci ridiano alcuni terroristi.

Come al solito, quando si tratta di carceri per quelli di sinistra, parte la raccolta di firme degli intellettuali contro Macron e per fermare la restituzione. Io sono, come già negli anni 70, contro il terrorismo ed in particolare contro quello rosso. Spero che i restituiti parlino di chi, rimasto nell’ombra, li ha aiutati.

Ritorna quello che ha descritto Palamara nel suo “Sistema ”: corvi, manine e cecchini. Un avvocato, particolare e ambiguo, Piero Amara con i suoi verbali fa scoppiare il caso che investe in pieno Conte (l’avvocato del popolo) e Davigo (il magistrato incorruttibile) e di striscia Mattarella.

Ritorna quello che ha descritto Palamara nel suo “Sistema”: corvi, manine e cecchini. Un avvocato, particolare e ambiguo, Piero Amara con i suoi verbali fa scoppiare il caso che investe in pieno Conte (l’avvocato del popolo) e Davigo (il magistrato tutto puro) e di striscia Mattarella.

Si parla di una loggia segreta chiamata “Ungheria” di giudici e ufficiali della guardia di finanza amici di Conte che all’occorrenza lo dovevano proteggere. A Milano doveva essere aperto un procedimento per una consulenza di 400.000 euro per una consulenza di Conte all’ENI. Nulla è stato fatto e le carte stranamente finiscono nelle mani di Davigo il quale ha dichiarato che ha informato  Mattarella.

Sinceramente non prendo per oro colato il tutto ma una cosa è evidente, c’è un intreccio strano tra magistratura e politica che deve finire per il bene dell’Italia e per la democrazia del nostro paese.

L’anno passato il sangue di S. Gennaro non si squagliò, quest’anno al secondo tentativo si è liquefatto. Speriamo che sia un augurio per la fine della pandemia.

Nicola Dell’Arena