Pubblicato Giovedì, 22 Aprile 2021
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

NOTIZIE DALLE PRETURE: II CASO

Il caso di Ranieri Guerra è importante in quanto arriva a toccare il ministro della Salute Roberto Speranza. Ricordiamo prima i fatti.

La procura di Bergamo parte in quarta per arrestare la presidenza della regione Lombardia sulla mancata zona rossa di Alzano e Nembro. Poi, quando si accorge che la responsabilità é del governo, frena e all’improvviso si riaffaccia in questi giorni con l’accusa a Ranieri Guerra.

Chi è Ranieri Guerra? Prima era direttore generale dell’Ufficio di Prevenzione del ministero della Salute. Attualmente è il direttore vicario dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ed è il rappresentante italiano all’interno dell’OMS. Come si vuol dire un pezzo da 90. Ranieri Guerra, come direttore generale, è colui che a suo tempo doveva aggiornare il piano pandemico italiano.

Ranieri Guerra viene interrogato dai giudici di Bergamo e risponde che non c’era stata la necessità di aggiornare il piano pandemico. I giudici scoprono che l’OMS aveva dato l’ordine di aggiornare i piani pandemici dal 2009 e per questa mancanza l’accusano di “false informazioni ai pm”.

Come siamo arrivati a questa situazione? Francesco Zambon, un ricercatore italiano che lavora per l’OMS, pubblica sul sito ufficiale dell’OMS, nel mese di maggio 2020, un rapporto nel quale descrive le azioni effettuate in Italia per superare la pandemia. Il rapporto non piace a Ranieri Guerra, ma da Non è l’Arena di Giletti si capisce che non piace neanche al governo.

Ranieri Guerra, prima cerca di aggiustare il rapporto con Zambon, “i somarelli di Venezia”, in modo che sia meno negativo nei confronti del governo e dopo il diniego si attiva per farlo ritirare dal sito OMS che avviene in 24 ore alle 12,46 del 14 maggio e con il licenziamento successivo di Zambon.

A questo punto entra in scena il ministro Roberto Speranza. Ci sono E-mail tra Ranieri Guerra, Silvio Brusaferro (presidente del Comitato Tecnico Scientifico) tutte tese a far sparire il rapporto di Zambon. Quella più pericolosa per il ministro è la risposta del suo Capo di Gabinetto (Goffredo Zaccardi). In realtà è Ranieri Guerra che nella mail del 18 maggio scrive a Brusaferro che  il Capo di Gabinetto lo invita a far morire il  rapporto. In una mail del 14 maggio scrive “Ho mandato scuse profuse al ministro”. Possibile che Ranieri, che allora non era nell'occhio del ciclone, si sia inventato tutto il rapporto con il ministro?  C’è la mail, del 15 maggio ore 7,50 che il Direttore regionale per l’Europa manda a Zambon “Il ministro era molto deluso” Anche questo si è inventato tutto?

Due sono le cose: Speranza era a conoscenza o non era a conoscenza, ma in entrambi i casi si deve dimettere. Se sapeva ed ha ordinato il ritiro del rapporto si deve immediatamente dimettere. Se non sapeva e visto che il ritiro è stato ordinato da una persona che agiva per nome e conto suo si deve dimettere.

Domenica 18 aprile in un assolo dall’Annunziata ha fatto un goffo e sterile tentativo di togliersi di dosso ogni responsabilità. Per me ha peggiorato la situazione e proprio dall’Annunziata la sua presenza è un segnale di debolezza.

Fratelli d'Italia, di Giorgia Meloni, Paragone e Alternativa c’è hanno presentato una mozione di sfiducia individuale. Come già detto, in altre occasioni, non serve a niente tanto otterrà la fiducia, a meno che tra centro destra, renziani e i fuoriuscita dal M5s non abbiamo i numeri ma soprattutto la volontà di toglierlo da ministro. Spero tanto che Speranza non faccia ripetere il balletto indecoroso del ministro Bonafede che alla fine è stato mandato via.

Una cosa devo far costatare, è che, caduto il governo Conte 2 due da pezzi 90 sono caduti come semplici birilli.

Nicola Dell’Arena