Opinioni \ Riflessioni
GIORNALISTI UN PO' SFASATI
Ricomincio da dove ho finito l’ultimo articolo. Ricomincio da Jean Pierre Moreno, il ragazzo omosessuale che è stato assalito a calci e pugni a Roma.
Negli ultimi giorni tanti fatti di cronaca sono accaduti in Italia che non hanno creato tutto il clamore che ha creato il caso Jean Pierre. Parlo solo di qualcuno.
Marta Novello, di 26 anni, é stata accoltellata a Modigliano Veneto da un ragazzo di 15 anni mentre stava facendo jogging (ginnastica per strada). La madre dell’attentatore ha subito giustificato il figlio, dicendo che: “Mio figlio è cambiato da quando è iniziato il DAD. Non riesce a stare chiuso in casa”. E ti pareva che la colpa non fosse di altri.
Il movente non si sa. Forse una rapina finita male. Forse un raptus di follia. Non c’è stato un politico o giornalista che abbia gridato qualcosa contro questo atto. Oramai rientra nella normalità uccidere persone.
A Roma, il 27 marzo, due rumeni si fingono rider (ragazzi che portano il cibo a casa) e dopo che sono entrati nell’appartamento immobilizzano il proprietario, un ragazzo di 28 anni. Armati di pistola e coltello hanno legato il proprietario e rinchiuso in uno sgabuzzino e alla fine hanno portato via 500 euro e un paio di orecchini di poco valore. Questo fatto oramai appartiene all’ordinario della vita italiana e non fa più notizia. Di quello che é successo una cosa mi fa arrabbiare tremendamente: l’esistenza di due pesi e due misure a seconda dei fatti che si presentano.
A volte capita di cadere su una buccia di banana e di rimanere sfracellati. Il caso riguarda due personaggi italiani: Andrea Scanzi e Laura Boldrini. Ne parlo perché sono due personaggi che definisco odiatori professionisti.
Il primo, Andrea Scanzi, giornalista del Fatto Quotidiano e scrittore, si fa vaccinare senza che rientrasse nei criteri stabiliti dal governo.
Tenta di giustificarsi dicendo addirittura che “gli italiani lo dovrebbero ringraziare perché ha fatto il vaccino Astrazeneca”. Ma come sempre accade, in queste situazioni: la toppa è più grande del buco. Alla fine esce fuori che la ASL non l’ha chiamato e che abbia fatto il vaccino perché doveva andare in un albergo a 5 stelle, i cui costi sono faraonici.
Scanzi non è nuovo a certe bellezze. L’anno scorso, nel mese di febbraio, in piena sintonia con il suo governo amico, ci deliziava dicendo che l’influenza era peggio del covid-19. Sempre l’anno scorso, nei mesi estivi, è stato fotografato insieme a Di Maio e con le rispettive compagne, in totale erano in 6, su una barca e senza mascherina. Nessuno ha mai detto niente. Nessuno lo ha mai apostrofato. Era amico e difensore del presidente del Consiglio.
Di Scanzi basta vedere quanto odio, violenza e veleno scrive sui social e sui giornali. L’Italia non aveva bisogno di questo personaggio ma mio malgrado devo costatare che è molto seguito.
Il secondo, Laura Boldrini parlamentare italiana e paladina dei diritti a tutti i costi. Basta guardare i suoi occhi, oltre a quello che dice e fa, e vedere quanto odio sprigionano.
A smascherarla è stata Selvaggia Lucarelli (altra odiatrice professionista) che raccoglie le parole di una collaboratrice domestica e della segretaria. Entrambe raccontano che sono state maltrattate e malpagate dalla Boldrini. Anche la Boldrini tenta una difesa ma viene affondata e in male modo.
Risultato finale: da che pulpito vien la predica. Posso dire che sono contento che i due siano stati affondati ma non dell’operato dei giornalisti.
Nicola Dell’Arena