Pubblicato Venerdì, 05 Febbraio 2021
Scritto da Gabriele Della Quercia

UN TEMA CHE STA APPASSIONANDO LA CITTA'

UN CANTIERE DI IDEE PER RIQUALIFICARE IL SERBATOIO DELL'ACA

Da "ecomostro" ad attrattiva turistica 

In alcuni recenti articoli, si è parlato dell’acquedotto sito all’interno del centro storico di Atri. Una struttura che per la sua collocazione, dimensione e architettura di certo non è esteticamente bella a vedersi.

La sua demolizione potrebbe essere la soluzione migliore, ma non credo che ciò sia possibile. Per cui una riqualificazione è senz’altro opportuna ma, anche in questo caso, rimane sempre una costruzione ingombrante.

Occorre trovare un modo per adattarlo al contesto in cui si trova e, soprattutto, valorizzarlo, cioè trarre da quello che è stato definito un “ecomostro” un qualcosa di attrattivo e, perché no, anche di interesse per i visitatori.

La soluzione, a mio avviso, potrebbe essere quella di tentare di camuffarlo, pitturandolo, come è stato fatto per i palazzi di molte città, con delle grandi immagini della città di Atri (visibili anche da lontano). Ovviamente andrebbe ripitturata anche tutta la base con colori adatti all’opera.

Sicuramente lo renderebbe più bello a vedersi, attenuerebbe di molto l’attuale impatto visivo (un grigio manufatto di cemento) e, nello stesso tempo, lo caratterizzerebbe anche come struttura, aspirando a diventare anche un valore “turistico” aggiunto per la nostra città.

Per stabilire quali immagini e il tipo di pittura da utilizzare si potrebbe indire, in collaborazione con l’ACA, un concorso di idee, con il supporto economico di qualche sponsor per sostenere gli esosi costi di realizzazione.

Nella foto che seguono ho provato a fare alcune simulazioni. Le immagini potrebbero rappresentare eventi o luoghi di interesse del territorio atriano: le fontane di Atri, i calanchi, la sfilata dei carri, faugni, opere artistiche, affreschi del De Litio ecc.

Gabriele Della Quercia