Pubblicato Martedì, 26 Gennaio 2021
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

GRANDI EVENTI IN ITALIA E USA 

Settimana di grandi eventi quella  appena trascorsa in Italia e Sati Uniti.

Mercoledì 20 c’è l’insediamento di Biden come presidente degli che, Stati Uniti. Biden è il 46° presidente degli USA. L’insediamento di quest’anno è stato di sottotono sia per eventuali problemi di ordine pubblico, dopo l’invasione di Capitol Hill da parte dei seguaci di Trump, sia per il problema del covid–19.

Nel discorso di insediamento Biden ha posto l’accento sulla  riunificazione degli americani, secondo lui divisi dalle azioni di  Trump. Nel immediato futuro vedremo cosa accadrà.

Delle prime azioni di Biden parlo solamente di due cose: covid–19 e ambiente.

Biden ha preso tutte le necessarie decisioni sul covid-19: mascherina obbligatoria; chiusura delle città; chiusura degli aeroporti per quegli stati che hanno tantissimi contagiati (Europa, Brasile, Sud Africa). Trump ha sempre minimizzato sul coronavirus per non distruggere l’economia e buona parte della sua non rielezione é dovuta a questa minimizzazione del problema.

Sui social gira la foto di Bernie  Sanders, senatore democratico con la mascherina e guanti che  coprono tutte la mani, anche in pieno caldo. Una foto, per me goffa e patetica ed è il modo con cui si è presentato  all’insediamento di Biden.

Biden ha annunciato che rispetterà ed applicherà “l’agreement di Parigi” (accordo così si chiama in inglese) sull’ambiente. Trump lo aveva  stracciato perché lo riteneva troppo oneroso e un freno per l’economia e lo sviluppo degli Stati Uniti. Ora Biden lo fa risorgere con grande piacere degli scienziati che parteciparono alla sua stesura.

Dopo la crisi innescata da Renzi, Conte si presenta lunedì 18 alla Camera e martedì 19 al Senato per chiedere la fiducia. I risultati sono 321 voti alla camera ottenendo la maggioranza assoluta e 156 voti al senato ottenendo la maggioranza relativa. Al senato  il centro destra ha ottenuto 140 voti e ci sono stati 16 astenuti per un   totale di 156 uguali a quelli di Conte.

Senza entrare nel merito della compravendita, riuscita anche male, con questa votazione il parlamento è bloccato. In un paese normale,  frase felice e di moda, Conte mercoledì 20 avrebbe dovuto rassegnare le proprie dimissioni ed invece no. L’ha fatto martedì 26, con una settimana di ritardo, ed ora aspettiamo i risultati.

I discorsi di Conte alla Camera e al Senato non mi sono piaciuti e due espressioni utilizzate lo hanno fatto cadere nel ridicolo. Esse sono: 1) “Aiutatemi, Aiutatemi, Aiutatemi”; 2) Appello ai volenterosi.

Intanto, l’espressione con quel aiutatemi al singolare come se fosse la sola ancora di salvezza, come se il posto fosse di sua spettanza, come se il bravo fosse solo lui, come la capacità di governare fosse racchiuso nelle sue mani e nella sua mente.

In politica non esiste l’aiuto e i volenterosi, soprattutto in questi frangenti, in modo disinteressato e gratis. In politica nessuno da qualcosa per nulla, soprattutto quando ti serve tutto.

L’appello di Conte, per questi motivi, é stato sguaiato e fuori luogo.

Nicola Dell’Arena