Pubblicato Lunedì, 17 Marzo 2014
Scritto da Mario Marchese


QUALE FUTURO PER L’’ENTE RICCICONTI E LA CASA DI RIPOSO “S.RITA”?

Si legge della costituzione della 2° ASP Provinciale  nella quale farà parte la ex Fondazione D. Ricciconti di Atri, che assieme alla Casa di Ripo S. Rita, l'Istituto Castorami di Giulianova, l'Asilo Nido di Pineto, costituirà l'interesse gestionale e finanziaria degli istituti  espressi, con un cda, un Consiglio di Amministrazione comprendenti ben  8 componenti, con un Presidente, una sede, ecc. ecc.

Quando costerà questo nuovo Ente ad amministrarla? Giacchè, è notorio che, i componenti sia della casa di Riposo S. Rita di Atri che dell'ex  Fondazione Ricciconti, non percepivano nessun gettone di presenza?

Sono certo che non sarà così, e verificheremo, sicuramente,  che i predetti componenti percepiranno compensi che andranno a gravare le finanze di questa nuova ASP. Chi paga? Chi pagherà questi nuovi costi? Sono certo che  verranno dalle finanze e tasche dell'Ente Ricciconti, che è l'unica che ha un patrimonio immobiliare e le finanze (Bot e CCT) che altri Enti soppressi (vedi Giulianova) siouramente non hanno, e quindi abbiamo sicuramente  salvato l'Ente Ricciconti, ma non da solo, come si era chiesto, ma in compagnia di quelli che la distruggeranno economicamente, la spremeranno come un limone, la faranno diventare come gli altri Enti, che sono  stati   compresi nella nuova volontà di assetto delle ex IIPPAABB del Teramano.

Personalmente, come avevo chiesto e scritto più volte, l'Ente Ricciconti doveva rimanere da solo, assieme, caso mai  alla Casa di Riposo S. Rita di Atri, nella 2° ASP Provinciale, invece, come paventavo, siamo stati collocati  assieme a strutture che sono pieni di debiti, a cui provvederà, per i dovuti risanamenti,  le proprietà  dell'Ente Ricciconti. Alla faccia degli atriani, alla faccia  di chi chiedeva, come il sottoscritto in ripetute lettere  al Sindaco, ed all'allora Presidente sia Prosperi che  ?    di  adoperare quelle risorse dell'Ente Ricciconti per  realizzare  una “degna casa di riposo ad Atri”, e non far rimanere invece quella del “Ricovero S. Rita” Struttura questa, da costrursi nelle proprietà terriere  della Fondazione in Via Della Repubblica (così come più volte proposto dal sottoscritto con un “Accordo di programma” da fare  tra Comune di Atri, Casa di Riposo S. Rita, Ente Ricciconti e Privati che avrebbero potuto acquistare, a questo punto, la sede  di Largo S. Spirito con altre destinazioni d'uso, già preventivamente determinate dall'Amministrazione Comunale al fine di aumentarne il valore aggiunto. Ma non avete voluto ascoltarmi, purtroppo, e le cose sono andate così, come avete voluto che andassero, cioè contro Atri, la sua storia e dignità di città ducale, oltre  attivare la “Casa Famiglia” nella struttura  di Via D. Ricciconti di Atri. Strutture  che ospitano attualmente, sia il Giudice di Pace, che l'Istituto  S. Stefar  e Il Centro per Anziani. Invece quella in Via della Repubblica, come dicevo, ospitare, costruendolo, una Casa di Riposo per anziani sicuramente degna. Invece nulla di tutto questo.  E nessuno ha detto nulla , sia dentro che fuori il palazzo, i cosiddetti partiti che vanno per la maggiore ma anche quelli che si rivedono solo in occasione  delle elezioni, politiche o amministrative che siano, al fine di avere qualche posto a tavola , o godere di qualche privilegio in altro modo. Che tristezza.!! E Lei Signor Sindaco di Atri, che dice? E' proprio bello  essere Sindaco quando nessuno Le dice nulla non lo mette minimamente in difficoltà, le propone soluzioni da dare alla città, insomma sta alla finestra a guardare e poi verificare “l'effetto che  fa!  Non dicono nulla, come su tanti argomenti. Che peccato. Ecco  dove sta la politica atriana, sta proprio qui, e così che si giustifica la mancata presentazione di un nostro candidato alla Regione Abruzzo.  “Atri è TERRA DI PASCOLO, altro che città vetusta!” Se va bene agli atriani tutto questo va bene a tutti, a me di certo di no!!! E lo affermo e faccio proposte alternative. Ma a quanto vedo c'è una cecità politica ed amministrativa da far paura…

Mario Marchese