Pubblicato Lunedì, 11 Gennaio 2021
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

LA VIOLENZA NON PREMIA MAI 

7 gennaio 2021 Biden è stato proclamato presidente degli Stati Uniti a seguito della vittoria nelle elezioni. Negli ultimi giorni ci sono state le elezioni per due senatori in Georgia. Tutti e due conquistati dai democratici a conferma delle elezioni presidenziali.

Il giorno prima 6 gennaio, un evento nuovo e insolito ha scosso l’America e tutto il mondo.

Trump già durante la campagna elettorale afferma che il partito democratico si sta organizzando per effettuare brogli e continua anche dopo l’esito delle elezioni.

Per il 6 gennaio organizza una manifestazione di protesta, davanti al Campidoglio sede del parlamento USA, per il furto di voti che ha subito. Alla manifestazione hanno partecipato oltre 1.000.000 di americani. Nel suo discorso Trump non fa nulla per stemperare gli animi anzi li accende di più.

E così decidono di entrare nel Campidoglio, non so se programmato oppure spontaneo. I risultati sono: 5 morti, tra cui un poliziotto, 13 feriti e 52 arrestati.

Il fatto è di una gravità estrema. Non mi sarei mai aspettato che nella democrazia  più matura del mondo potesse avvenire un assalto al palazzo del potere più rappresentativo degli Stati Uniti e del mondo.

La violenza da qualsiasi persona o gruppo, e in qualsiasi  parte del mondo venga messa in atto non premia mai e mai deve essere utilizzata.

Trump ha le sue colpe per quanto accaduto e ne pagherà le conseguenze. Si parla già di impeachment o di destituzione ma sicuramente ci saranno delle azioni legali.

A quelli che oggi si stracciano le vesti per quello che è accaduto in America, a quelli che oggi sono le vestali dell’antiviolenza,  a quelli che oggi hanno la memoria corta devo ricordare solo quello che avvenne in Italia nell’aprile del 2013.

Per rinfrescare la memoria andate a rileggere quello che scrissi nell’articolo “Scongelatevi e fermiamoli”.

Cosa avvenne? Ci furono le elezioni del Presidente della Repubblica. Napolitano vinse e il candidato del M5s, Rodotà, non fu eletto. Grillo gridò al colpo di stato e invitò i suoi a marciare su Roma. Vito Crimi, tanto per fare un nome, che oggi fa la vestale dell’antiviolenza ubbidì e marciò su Roma.

Cari amici e lettori non si può essere contro la violenza a fasi alterne e a seconda della convenienza. L’uso della violenza in politica deve essere sempre condannata e il non ricorso alla violenza deve essere il principio primo della vita polita di ogni persona.

Nicola Dell’Arena