Pubblicato Lunedì, 23 Novembre 2020
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

TRA STATI GENERALI E ROTTURA DEL CENTRO DESTRA 

Il M5s ha celebrato i suoi Stati Generali. Il nome evoca tristi presagi.La prima ed unica volta che sono stati chiamati così, nella rivoluzione francese del 1789, finì in un bagno di sangue tra gli stesso organizzatori (Robespierre, Danton e Marat).

Cosa hanno e cosa hanno deciso negli Stati Generali, se devo dire la verità, ci ha capito poco.

Mi aspettavo un congresso, come fanno tutti i partiti con delegati di tutta Italia ed invece è iniziato con una serie di incontri a livello provinciale e regionale a metà ottobre ed è finito il 14 e 15 ottobre con un appuntamento online al quale hanno partecipato 305 rappresentanti locali. Hanno parlato Conte, direttamente da palazzo Ghigi, Crimi, Bonafede e 30 delegati, scelti sulla piattaforma Rousseau.

Le conclusioni finali non sono state pubblicate in attesa del voto sulla piattaforma Rousseau. Dovrebbero contenere: 1) un organo collegiale nazionale; 2) alleanze solo programmatiche; 3) mantenimento dei 2 mandati. Aria fritta e niente novità. Tanto tuonò che non piovve.

L’unica cosa certa è che per ora, non sono volati i coltelli tra Crimi, Di Maio e Di Battista. Forse in qualche riunione notturna o forse qualche manina e i cocci sono stati rimessi a posto.

Una novità degli ultimi tempi mi sembra opportuno farla notare. Ci sono minacce che arrivano via Web ai politici che in questi ultimi mesi ha colpito esponenti del M5s, tra i quali Casalino e Pettinari. Naturalmente gli esponenti del popolo invece di farsi aiutare dal popolo si fanno aiutare dalle scorte e girano con le auto blu. Giravolta completa tra le intenzioni elettorali e le posizioni di governo.

Il centro destra, in questa settimana, è entrato in fibrillazione per la scelta di Forza Italia di appoggiare ed entrare nel governo.

Nei momenti di crisi arriva sempre l’aiuto di Forza Italia ai governi targati PD. Ogni volta che qualcuno del M5s abbandona il partito c’è qualcuno di ForzaItalia che passa al gruppo misto e appoggia il governo. Questa vergogna, cavallo di battaglia del M5s, è finita nel dimenticatoio.

Proprio per questo argomento dall’ultima elezione politica non voto più Forza Italia. Non voglio che il mio voto, alla fine, vada a favore del PD. E qui deve scattare una riflessione da parte dell’elettore di centro destra : Forza Italia è ancora credibile per un elettore che non vuole che il PD vada al governo. Ed in base alla riflessione agire di conseguenza.

Alle prossime elezioni politiche ci dovrà essere una situazione di chiarezza: meglio perdere le elezioni con un centro destra compatto e unito che vincerle con un centro destra disunito. Il principale partito che dovrà fare chiarezza è Forza Italia: dire con chiarezza se è più disponibile a sinistra o sul centro destra. Per me sarebbe opportuno che non si presentasse più e lasciare scegliere agli elettori tra centro sinistra e centro destra anche perché, penso che non arriverà al 3%.

Salvini, da dopo le elezioni regionali, stà spostando programma e comportamento della Lega verso posizioni di centro moderato che finora era appannaggio di Forza Italia.

Le scaramucce pare che siano finite visto la furibonda reazione del M5s e di Di Battista (leggere quello che ha dichiarato, praticamente Berlusconi è il male assoluto dell’Italia e del mondo).

Nicola Dell’Arena