Pubblicato Venerdì, 13 Novembre 2020

LA SANTA CHE HA FATTO FIORIRE LE SPINE DEL DOLORE

IL MIO OMAGGIO ARTISTICO AL SANTUARIO DI SANTA RITA DI ATRI 

La Chiesa del Santo Spirito, meglio conosciuta come Chiesa di Santa Rita si trova ad Atri, nei pressi del centro storico.

La chiesa in questione fu edificata a partire dalla fine del XIII secolo, ad opera dei Padri Agostiniani Scalzi che, fatta eccezione di un breve periodo francescano, la gestirono fino al XVII secolo, quando passò nelle mani delle monache agostiniane, che introdussero il culto per Santa Rita da Cascia.

La facciata, che subì continue trasformazioni fino all’inizio del XIX secolo, è in stile barocco, con lo stemma della morte e la scritta “Suffragio” in ossequio alla Confraternita dei Fratelli del Suffragio, che nel 1875 fece restaurare la chiesa.

L’interno, anch’esso in stile barocco, si caratterizza per un’unica navata ed è impreziosito dal soffitto finemente decorato, da cui pendono dei meravigliosi lampadari in vetro di Murano.

Gli atriani sono legati in modo viscerale alla Santa, a cui sono profondamente devoti e che festeggiano ogni anno nei giorni 19, 20, 21 e 22 maggio.

La sua immagine è sempre accompagnata dalla Rosa, simbolo ritiano per antomasia. Un dettaglio che affonda le radici nella notte dei tempi e che viene spiegato ovunque nel seguente modo:

Alla fine dei suoi giorni, malata e costretta a letto, Rita chiede a una sua cugina venuta da Roccaporena di portarle due fichi e una rosa dall’orto della casa paterna. Ma siamo in inverno e la cugina la asseconda, pensandola nel delirio della malattia. Tornata a casa, la giovane parente trova in mezzo alla neve una rosa e due fichi e, stupefatta, subito torna a Cascia per portarli a Rita.

Come la rosa, Rita ha saputo fiorire nonostante le spine che la vita le ha riservato, donando il buon profumo di Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori.”

Queste ultime due righe sono dense di Senso e hanno il sapore della Poesia e della Resilienza, prerogative comuni a tutte le Anime che fanno della purezza e della nobiltà la loro bandiera. Santa Rita aveva una personalità paziente, gentile e colma di tenerezza, che le permise di trasformare, mano a mano, il carattere brusco e violento del marito. La Santa ci fornisce un esempio di dolcezza, intesa non come debolezza, ma come arma efficace e persistente, per lenire e ammansire gli spiriti accecati da collera, invidia e sofferenza.

Lo scorso 12 settembre2020, la Chiesa è diventata ufficialmente Santuario Diocesano di Santa Rita da Cascia e il secondo luogo di culto dedicato alla Santa.

Per omaggiare il novello Santuario, che attirerà fedeli da ogni dove, ho realizzato di mia sponte alcune Creazioni Artistiche, ideate e disegnate interamente a mano da me, che raffigurano il Santuario e Santa Rita e che propongo nell’immagine riassuntiva di

seguito. Sono disponibili le versioni a cartolina, a segnalibro o a calamita.

Per chi fosse interessato può contattarmi al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ALESSANDRA DELLA QUERCIA