Pubblicato Lunedì, 07 Settembre 2020
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

IL PROSSIMO REFERENDUM 

Il 20 e 21 settembre si vota per il referendum e per l’elezione di 6 presidenti di regione. Il referendum riguarda la riduzione del numero dei parlamentari alla Camera e al Senato e con precisione da 630 a 400 per i deputati e da 315 a 200 per senatori.

Questa riforma costituzionale, la più innocua di tutte le riforme portate a referendum, è stata il cavallo di battaglia della campagna elettorale del M5s è il suo chiodo fisso che c’è lo presenta come una riforma epocale.

Chi vuole ridurre i parlamentari deve votare SI, chi invece vuole mantenere l’attuale numero deve votare NO.

Oggi come oggi sono indeciso e sono tentato dal votare NO.

Si parla di risparmio, ma questa riforma toglie una goccia nel mare del bilancio annuale delle due camere. Se si volesse risparmiare, ripeto quello che ho scritto al tempo del referendum renziano, bisogna eliminare una delle due camere. Nel 2020 è anacronistico che ci siano due camere che fanno le stesse cose. Una duplicazione dell’altra con perdita di tempo e di denaro.

I fautori del SI e del NO ci stanno raccontando i miracoli e le disgrazie che farà questa riforma. Nulla accadrà di quello che stanno dicendo perché è una riforma che non serve a nulla. Ci sarà solamente un piccolo risparmio nel bilancio dello stato.

Per questi motivi sono tentato di votare NO, ma poi vedo come vanno a finire tutte le riforme costituzionali e dico meglio questo piccolo risparmio che nulla e sono tentato di votare SI.

Zingaretti, per queste elezioni, si esalta al massimo. Prima si pronuncia a nome del PD per il no, poi lancia al M5s la sfida o il ricatto (come volete): se facciamo la nuova legge elettorale prima del 21 settembre votiamo no. Di Maio annuncia che sono pronti a votare, almeno in unramo del parlamento la nuova legge ed allora Zingaretti dice che bisogna votare si, ma nel partito sono in pochi a seguirlo. Il motivo di tutto è che la riduzione dei parlamentari non va bene con l’attuale legge elettorale. Discorso astruso e per me privo di qualsiasi fondamento.

Cosa c’entra una legge elettorale leggermente maggioritaria e una con il proporzionale puro con il numero dei parlamentari solo Zingaretti (e tutto il PD) ce lo possono far capire. Per me non c’è nessun legame.

Per il M5s prevedo una vittoria di Pirro per due motivi. I due maggiori partiti di centro destra sono per il si e quindi l’eventuale vittoria del si lo dovrà dividere con Lega e FDI. Prevedo che il M5s si attesterà tra il 5 e il 7%, anche se i sondaggi di oggi l’ho danno al 15%, alle prossime amministrative pertanto mettendo insieme riduzione dei parlamentari con lo sbarramento serio della nuova legge il M5s potrebbe non ottenere parlamentari.

Nicola Dell’Arena